"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

domenica 16 dicembre 2007

Una Razza in Estinzione


E' venerdì..sono le 21..
Finisco con calma il bicchiere di Barbera d'Asti che bevo per ritemprarmi nel corpo e per scaldarmi nell'anima..Mi copro alla bene e meglio (pochissimo)..scendo in cortile e salgo in sella alla mia piccola Spicchio di Luna Rossa..Fuori fa un freddo polare..ho la ben poco piacevole sensazione che i gradi siano ben oltre sotto lo "0"..ma mi convinco che infondo va bene così e che della macchina posso farne benissimo a meno..

Arrivo in una ventina di minuti alla Scighera congelato come un bastoncino di merluzzo e la prima cosa che faccio è quella di prendere un calice di Aglianico e di andarmi a sedere nell'ombra in un cantuccio caldo..
E aspetto..
La serata è di quelle che non mi voglio perdere..la premiazione annuale degli album "Imperdibili" da parte di Bielle (il nome è un omaggio alla Brigata Lolli) per la rassegna Acrobatici Anfibi..

Lo scopo di Acrobatici Anfibi (e Bielle) non è quello di diventare "fabbricanti di eventi"..ma quello di promuovere e far conoscere la canzone d'autore italiana in una Milano carente di locali che facciano una programmazione adeguata..Il loro unico interesse è quello di cercare di offrire..nel panorama milanese..un approdo sicuro per la musica d'autore..con la voglia e l'intento di risvegliare dal torpore il pubblico milanese sempre meno abituato ad ascoltare musica che abbia qualcosa da dire anche con le parole..per essere un punto di riferimento importante per il pubblico e gli artisti..per tener desta la fiammella della canzone d'autore..per dare visibilità a un mondo che nell'ombra coltiva il sogno di continuare e innovare la grande tradizione dei cantautori..

La serata ha inizio alle 22..Sul palco sale subito..con chitarra acustica in braccio..quello che per me è un grandissimo..Alessio Lega..accompagnato al pianoforte da Rocco Marchi dei Mariposa..

Alessio..leccese trapiantato a Milano..viene premiato con una coppa (nel senso di fiocco-> insaccato-> salume..) per ben due album.."Sotto il pavè la spiaggia" e "Zollette"..entrambi del 2007..Il primo è un bell'album di canzoni francesi adattate in italiano di cantautori che stanno alla base non solo della storia della canzone francese ma anche della nostra..Jaques Brel..Georges Brassens..Léo Ferré..Renaud e Allain Leprest.."Zollette" invece è un live di ottime canzoni..un pò di brani noti e qualcosa di nuovo..registrato per la cooperativa sociale “Amandla”a cui vanno gli introiti del disco..
Alessio fa tre canzoni..una più bella dell'altra.."A me mi piace vivere alla grande".."Isabella Di Morra" e "Chissà"..
Dopo di lui sale sul palco Germano Bonaveri premiato col fiocco come miglior esordiente per il suo primo album da solista.."Magnifico"..un disco impegnato..realistico e cinico in tempi di anti-politica..Bonaveri esegue due canzoni per poi lasciare il posto a Gerardo Balestrieri premiato anche lui come miglior esordiente per "I nasi buffi e la scrittura musicale"..la copertina dell'album..del disegnatore satirico Tomi Ungerer è emblematica..Illustra un gatto con le fauci spalancate che canta in un microfono a forma di topo..
Altre due canzoni e il palco è lasciato a I Luf..gruppo che fà del classico folk-rock ibridato di combat e cantato in dialetto della Val Camonica con grinta e vissuto con alto impatto emotivo e sonoro..I Luf vengono premiati per "Paradis del diaol"..

L'atmosfera è piacevole..rilassata e a tratti divertente..sembra di stare nel salotto di casa ad ascoltare amici che si alternano alla chitarra e al pianoforte e che scherzano tra di loro tra una canzone e l'altra..e anche durante le stesse..

Arriva il momento della vera vincitrice degli album Imperdibili 2007 per Bielle..la cantautrice napoletana Teresa De Sio con "Sacco e fuoco"..La sua voce graffia e colpisce fin da subito..sale stretta come una ferita..si approfonda in un gorgo dell'anima che sa di ruggine..di sale..di sole..Si impenna e si abbassa per poi aprirsi in un golfo caldo e scuro nel cuore di una Ninna Nanna..la sua voce è magia sciamanica che si dirama dal canto..
"Sacco e fuoco" è programmatico..è la storia di un assalto in musica al cuore delle nostre passioni da parte di chi non ammaina la bandiera..ma la stringe alta sulla collina facendola ondeggiare a tempo..
La bandiera è rossa..lei è Teresa De Sio..
Applaudirla è ben poca cosa..

Dopo di lei è il turno di Massimo Priviero premiato per l'album "Dolce resistenza"..Di lui mi è piaciuta la versione energica e grintosa della sempre bellissima ed emozionante "Ciao amore ciao" di Luigi Tenco..
L'ultimo a salire sul palco è Mauro Ermanno Giovanardi..il cantante dei La Crus..premiato come miglior album di cover.."Cuore a nudo"..
Le sue canzoni sono complesse e stratificate..giocate sulla passione che Giovanardi ha per la canzone d'autore e per la poesia che recita e canta interpretandole teatralmente..
Si volge al termine con l'ultima canzone della serata.."El me gatt"..cantata in una versione da cabaret Jannacciano da Giovanardi con Alessio Lega a fargli da spalla..

La serata "finisce"..le luci si accendono..mi alzo dal torpore della sedia/poltrona..mi stiracchio..faccio per andarmene..poi mi fermo..rimango pensoso per un quarto d'ora buono fissando chissà che cosa..alla fine mi decido che non posso andare via senza dire ad Alessio Lega quanto mi piaccia la sua musica (in particolare i suoi testi) e quanto questa mi abbia influenzato in molti modi..
Prendo coraggio..mi avvicino e cominciamo a parlare..Lui è gentilissimo e disponibile..parliamo del più e del meno..mi dice di scrivergli per incontrarci anche a casa sua(!) visto che il suo ultimo album non lo trovo da nessuna parte..
Poi gli chiedo se alcuni testi presenti sul suo sito siano anche canzoni..e mi viene in mente la "Tomba di Bakunin"..lui mi risponde "Eccome!..non l'hai mai sentita?"..io gli rispondo lì per lì di no..(in effetti tornando a casa scopro che sul sito la si può ascoltare)..
Ma il mio 'no' è stato un grande 'no'..Lui si volta verso le sue cose..al momento penso che stia cercando un cd o un lettore per farmela ascoltare..poi sale sul palco..impugna la chitarra acustica..torna giù..si guarda intorno e infine sorridendo mi dice di seguirlo..

Ci infrattiamo in un angolo buio del locale dove non c'è nessuno..ci sediamo uno di fronte all'altro..
E comincia a cantarmela..

Io stento a crederci..In quei lunghi e intensi minuti non so che cosa abbia pensato..non so che cosa abbia provato..so solo che le parole e le note arpeggiate di quella canzone mi sono entrate sottopelle come tanti piccoli aghi caldi a bruciarmi il sangue..
Poi l'ultima strofa..

"Riposo all’ ombra, all’ ombra cupa e scura
riposo all’ ombra e alla paura
riposo all’ ombra che si fa sempre più nera:
inverno senza primavera...
...Eppure c’è chi ancora lotta in questa stanza
e c’è chi chiede, e c’è chi vuole!
E allora un raggio luminoso di speranza
mi fa riposare al sole...
Mi fa riposare al sole!"

La canzone finisce..sono stordito..non so cosa dire..riesco solo ringraziarlo di cuore..
Ormai è da un pò passata la mezzanotte..E' il 15 dicembre..38 anni fa moriva ucciso l'anarchico Giuseppe Pinelli..
Lui mi dice che quella sera sarebbe stato al Leoncavallo per un concerto in ricordo di quel tragico evento..ovviamente gli dico che non mancherò..

Esco e respiro l'aria sempre più gelida della notte e mentre pedalo sulla mia Spicchio di Luna Rossa per strade deserte ripenso alla voce di Alessio..
Voce che canta testi che raccontano in fondo la storia di chi sceglie un certo tipo di musica e di vita..senso di solitudine ma orgoglio della stessa..della scelta di essere uomini soli contro..che è d’altronde la reazione all’impossibilità di sentirsi integrati..è l’irriverenza..il rifiuto orgoglioso verso il potere..il dolore sublimato con la poesia..
Quello che ricerco tra i cantautori d'oggi (con la 'c' minuscola) e che non trovo..sono per dirla alla De Andrè "lingue allenate a battere il tamburo, voci potenti adatte per il vaffanculo"..
Questa lingua l'ho trovata in Alessio Lega quando ho ascoltato il suo primo album (che ha vinto nel 2004 la Targa Tenco per l'opera prima) grazie al sempiterno Jhonny che me lo ha fatto conoscere..
Un lavoro magistrale di ricerca sinfonica e letteraria..un disco di poesia cruda che fissa istantanee emblematiche che da diversi punti di vista si maschera di raccolta d’inni alla vita messi in atto tra le righe dei versi soprattutto in una rivalutazione del termine "politico"..
Un’opera grande più che il solito capolavoro e che per me vuol dire tanto..
Basta il titolo dell'album per capire perchè..
"Resistenza e Amore"

Mario


2 commenti:

___sahara___ ha detto...

ei cicci ti sei innamorato??
dai la prossima volta vengo anche io!!baci

Anonimo ha detto...

E'commovente il modo con cui parli delle tue passioni di come le senti. C'è della poesia in tutto questo a porzione uguale di quella che trovi nelle canzoni d'autore che tanto amo, che tanto ami..
Certe melodie ti entrano dentro, e tu senti emozioni che cantano con parole loro.
E' davvero fantastico..

Angela