"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

giovedì 31 luglio 2008

Nei Sentieri del Fauno


“Dicono: hai bevuto il peccato!..Nient’affatto..ho bevuto ciò che sarebbe peccato abbandonare! (…) Non vi è vita in questo mondo per chi è sobrio..chi muore senza avere provato l’ebbrezza ha vissuto invano”..

(Ibn al-Farid)
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Fauno del bosco..Sciamano metropolitano..“che ciò che importa è che l’occhio di chi guarda sia puro e d’oro il cuore”..che a volte le parole valgono a fissare uno stato d'animo ed esse sole sono un'arma sicura contro l'oblio..che la parola poetica serve a noi per vivere di questo mondo sognante e utopico..che è la salvezza dell'uomo..e si vorrebbe far parte della stessa umanità che fu di Dostoevskij..Tolstoi e Shakespeare per sopravvivere a tutte le angherie del mondo..che la parola è una medicina meravigliosa..e Franz non so davvero come ringraziarti..il mio quarto concerto degli Offlaga Disco Pax al Magnolia..e Max Collini che davanti a luci psichedeliche ricorda a noi neosensibilisti che fa male ammetterlo..ma la feccia oggi vince ben più di due a zero..i tuffi nelle acque scure del Lago Maggiore durante un temporale pazzesco..dove galleggio a testa in su nella speranza che un fulmine possa illuminarmi..che coltiveremo erba verde nella fontana della Bovisa ascoltando Bob Marley da casse montate su lampioni addobbati a festa..aspettando l’Expo dei costruttori e degli immobiliaristi..aspettando il G8 a Milano..che a Genova 2001 non c’era niente da archiviare..eppure ci sono riusciti..ancora una volta..Spicchio di Luna Rossa curata in Ciclofficina alla Stecchetta..che se l’Isola sprofonda sotto colate di cemento assalteremo i grattacieli per farli inciampare..Già del Menhir che come Pegaso alato vola verso una vittoria da togliere il fiato..e l’Istrice che entra nell'Olimpo vincendo il Palio della Madonna di Provenzano di Siena..che la lunga notte è una grande luna piena dietro uno spaventapasseri nero..e Cisco che dal palco del festival pericolo caduta diritti ci dona le vecchie emozioni dei Modena e asilo politico in Emilia..finchè dura anche lì..che riesco a forare la ruota della mia 313 anche se non la uso mai..Cassina Anna che è un angolo di Vecchia Milano che resiste e si ribella..e formeremo il Fronte di Liberazione dei Navigli e scioglieremo l’asfalto che li ricopre con l’aiuto dell’energia solare..che non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte..e seguo i fuochi fatui sulla spiaggia di Rimini ad illuminare il lungo mare della Riviera..Vinicio Capossela che mi traghetta e guida tra parole musica e teatralità nel girone del rebetico..un lamento che si canta in coro ma si balla da soli..e poi cantare tristi ballate mentre la notte gonfia le nuvole che migrano a folate..caracollare sulla battigia mentre dal mare il sole risorge a nuova vita..il suono della tromba che risveglia il mattino..Mercan Dede che ridesta in me con le sue musiche trascendentali la grandezza della filosofia Sufi..la danza di un derviscio roteante che mi rapisce nella sua mistica estasi..che il Sufismo è essere nel mondo ma non del mondo..il Sufismo è una visione d'amore..un approccio d'amore alla realtà..e la bontà d'animo dei Sufi e la loro purezza era così vera da sciogliere anche i ghiacci..che immerso dal salino guardo in alto e respiro..sento il frastagliarsi delle onde del mare..inerme ascoltatore d’immagini rimango ad ammirare l’orizzonte col sole negli occhi..il piano come strumento dell’anima suonato da Ludovico Einaudi a pochi passi da me è musica che mi porta alla trance solitaria..dolci momenti di malinconia avvolti in lievi sinfonie come poesie..che l’alba è davvero il residuo del sogno e il principio del pensiero..che tu adori le api e io ammiro le formiche..e balliamo a piedi nudi davanti ai Buena Vista Social Club sognando Cuba per una sera..l’Arena di Milano sotto l’occhio di un potenziale ciclone..il cielo rosso squarciato dai lampi..la pioggia pungente portata dal vento freddo del nord..la magia incontaminata dell’Islanda in una notte trasognante..la notte più breve della mia vita..e poi coriandoli colorati..luci eteree..musica celestiale..melodie oniriche..l’Arena come porta del sogno..che io e Lory sotto le nostre mantelline di plastica gialla siamo i sopravissuti di un nuovo mondo..che questo rimarrà il concerto più bello ed emozionante della mia vita..che la musica è una delle vie per la quale l'anima ritorna al cielo..e ho provato sulla mia pelle che la musica dei Sigur Ròs è come il suono di Dio che piange lacrime d'oro in Paradiso..che il Regno Celeste è ad est..che tutto è cielo..è il cielo immenso delle saline..una vasca di rosa e d’azzurro tenero..un oceano di madreperla che irida qua e la qualche perla di nuvola..che chiamiamo il mare e l’abbiamo sopra di noi questo firmamento tranquillo..e poi il crepuscolo che si infiamma..una macchia di sangue cola sulla volta e si spande verso la terra e l’acqua..che Venezia risplende nell’ombra lucente del crepuscolo di un viola così delicato e così languido da far pensare al sorriso della voluttà dolorosa..e poi barche fino a perdita d’occhio nel bacino di San Marco..luci di lanterne colorate in ogni dove..canti balli e alcol a corredo della sera..fuochi d’artificio nel palcoscenico più bello che l’uomo abbia mai realizzato..che mi arrampico su un lampione per vedere dove gli altri guardano..magnificenza e grazia nei bagliori policromi del cielo..che la Festa del Redentore è il Satori che attendo ogni anno..e non sarà mai un’emozione da poco..che scappiamo da un temporale per rifugiarci alla Comuna Baires..che il Tango è passione..magia di un incontro che dura solo qualche istante che non si ripeterà mai più..che il Tango esprime una filosofia dell’essere..la vita che va gustata attimo per attimo..e tu che vuoi che lo impari con te..che ho giocato ai dadi sfidando la Dea Fortuna..per capire che i dadi sono come le donne..e io perdo quasi sempre per paura di vincere..che camminare significa entrare nella natura..che cammino lentamente..non corro quasi mai..e si va sull’Alpe Veglia per vedere e per sentire con tutti i miei sensi..dove il mio spirito entra negli alberi..nel prato..nei fiori..dove le alte montagne sono un sentimento di infinito..dove l’imponenza del Monte Leone mi suggerisce che il senso di un uomo non è quello delle stelle..che siamo ubriachi d’alta quota..ebbri di quiete e di silenzio..allievi di vita..pastori erranti dell’aria..satiri dionisiaci circondati da capre mitologiche..e dalle vette all’alpeggio percorriamo i sentieri del Fauno per immergerci nella notte scura..persi nel sogno di stelle irraggiungibili..che raggiungo casa pedalando non so nemmeno io come dopo una sbronza con dei vecchi compagni d’infanzia..che canto Ciao Amore Ciao di Tenco con le parole di Priviero a squarciagola..che mi sfamo come posso..scrivo quel che riesco..guardo Nella profondità di Psiche..ascolto Gabriele La Porta parlare della Religione dell’Amore..per capire che chi non muore davvero d’amore di viver d’amore non avrà la ventura..e alla fine me ne vado a letto con un dubbio ora che questo meraviglioso mese volge al termine..
Sbagliò di più Psiche ad accendere la candela oppure Orfeo a voltarsi indietro?..
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Mario


mercoledì 2 luglio 2008

Respiro del Sogno


“Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere..un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta..tristi canzoni..come le strade strette quando piove”..
(Fernando Pessoa)


Ma®x che cambia completamente la mia visione del mondo..e siamo quelli che ancora leggono Baudelaire..Rimbaud e Keats..che il primo seme del male è la televisione..e la tecnologia non ci salverà..che siamo su un treno che va a trecento chilometri all'ora senza meta e senza macchinista..ma si va in treno verso Venezia con l’ansia del desiderio che fa contare i minuti..lenti..disperando di raggiungere la felicità..il compleanno di Caty atteso come la vigilia di Natale..che con la Marcy e la Fra inseguiamo come Magi la nostra stella cometa..il fuoco di Sant’Antonio che non può fermare il ballo di San Vito..cuccioli di gatti che dormono sopra libri invenduti all’interno di una gondola che ormeggia asciutta nella libreria Acqua alta..davvero la più bella del Mondo..il Mondo che trova il suo crocevia nella Basilica di San Marco..ponte tra Oriente e Occidente che finalmente riesco ad attraversare..due volte per non sbagliarmi..incrociare sotto quel ponte il veliero Palinuro..splendida creatura vivente con la polena dorata a rappresentarne l'anima..scrutare il nocchiero di Enea reggere il timone..che dove vanno i marinai rimane un mistero..che alla fine si deve sempre ripartire..e ho bevuto decine di calici di vino per non pensarci perso nel Canal Grande..che adesso c'è soltanto il sentimento di un buio in cui stiamo sprofondando..manca solo che qualcuno tiri lo sciacquone..la congestione che per ore mi rivolta su dieci gabinetti diversi prima del volo..e i miei Mirò che sono artistici quanto gli originali..Barcelona rivolta al mare..il profumo della salsedine a guidarmi alla scoperta della sua anima marinara..dedali di viuzze scure rallegrati da ghirlande di panni stesi alle finestre tra palazzi medievali..ricordi dei fasti degli antichi armatori..Colombo ad indicare la via sbagliata..Santa Maria del Mar a ripararci nel suo grembo da una pioggia estiva..il porto aperto sul Mondo us(ur)ato..la paella marinera accompagnata da fiumi di vino tinto e orujo nella bettola O'pineiro di Dalì..un personaggio imperdibile..Barcelona dalle mille sfaccettature..Barcelona effervescente..Barcelona caleidoscopio di magie..come la Font Magica ai piedi del Palau Nacional a Montjuïc al crepuscolo della sera..la spettacolare esibizione di colori..luci..musica e giochi d'acqua è il respiro di un sogno..Ciccio che ricorda sulle note di In fondo al mar le allucinazioni da psilocybe di Amsterdam..e poi il momento che vale un viaggio..nell’ombra lucente la voce di Freddie Mercury che intona “Barçelona” è un brivido che mi fa fermare il cuore all’istante..la fontana che ricomincia a danzare quando tutto sembrava finito..proprio laddove vent’anni prima la cantò al Mondo intero insieme a Montserrat Caballè per l’inaugurazione dei Giochi Olimpici del ’92..sensazione di stupore e meraviglia che si impossessa di ogni centimentro del mio corpo..l’emozione che fa piangere..e il tempo che ride come un fanciullo che bara per vincere sempre..che ogni ritorno è una falsa partenza..l’illusione di un movimento..e il mio è sempre un passo indietro..che tu mi dici che sono l’uomo del nulla e del tutto..e io che in tutta risposta non dico nulla..che c’è nella sbornia un indefinibile attimo di chiarezza..di certezza improvvisa..è la mia solitudine che si fa capolavoro..l’incantevole cornice della Villa Arconti per il concerto dei Nouvelle Vague..e Mélanie Pain che è pura sensualità francese..fascino misterioso e sconfinato quello delle donne d’oltralpe..come le strade che si possono intraprendere..che parto senza meta..con la macchina in riserva..l’orologio fermo e la testa al mare..che tutti noi come l’acqua che scorre siamo viandanti in cerca di un mare..che ho camminato per il Principato di Monaco con le mani in tasca e le tasche vuote..e la crepes non era nemmeno un granchè..che Emilio di Roccabruna signore di Ventimiglia è il mio eroe da quando sono (rimasto) bambino..e il mio vascello è un pedalò bianco che chiamo Folgore..e lì nel mare che brucia sotto il sole..in un tempo e in un luogo che è infinito..sentire chiaro come la spuma delle onde che la felicità è un'idea semplice..che alla sera ho le spalle arse dal sole e il cuore che si è fatto di sale..che il giorno del mio matrimonio sarà anche il giorno del mio funerale..perché il matrimonio è la tomba dell’amore e della poesia..e la poesia è in ogni luogo come tutte le romanticherie..siamo noi che spesso manchiamo..la festa di San Giovanni Battista alla Villa Reale di Monza..Paperino che si è svitato la testa perdendosi nell’erba..Franz santo da lunario senza passare per la beatificazione con la piccola Luna discesa in terra..che i santi stanno arrivando..dove venti di profezia parlano di dei che avanzano..dal cielo blu piovono lacrime di stelle a illuminare la notte..fuochi sacri..fuochi alati..fuochi estivi..sentimenti..risentimenti nel cuore..forze magiche..abbagli negli occhi visti nel riflesso di quelli della piccola Miranda..da dietro gli alberi la cavalcata delle valchirie imperversa in ogni dove..il Ragnarök è il destino che sta per compiersi..la fine che si fa impeto eroico..che nessun dorma è sublimazione epica..immense cascate dorate si stagliano lucenti contro l’oscurità..sono stelle che tremano d’amore e di speranza..l’ultima speranza nell’intangibile fragilità senza fine..l’orizzonte mozzafiato placa l’inevitabile distacco..vivifica l’inconcepibile spazio della bellezza..dilegua o notte..tramontate stelle..che all’alba non me ne importa niente di chi vince..l’importante è che a perdere non siano i poeti..

Mario


giovedì 5 giugno 2008

Luna Rosa


“Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna...punito perché vede l'alba prima degli altri”..
(Oscar Wilde)

Pensieri..Suoni..Parole..Visioni..
Amicizie scrostate come intonaco dal muro..Amori immaginari che bruciano come sigarette senza filtro..Il mio Io che è uno sforzo costante per risalire controcorrente la cascata del mio fiume..Il Signor Ugo che ci raccomanda senza fortuna al futuro che non avremo..L'epopea di ogni uomo..Quell'uomo che invidia l'animale che subito dimentica..Max e la ricerca dell’oblio per lib(e)rarsi dal peso del passato..Il Concerto n. 5 in Mi bemolle Maggiore opera 73 "Imperatore" di Beethoven sulla mia 313 di Paperino in una notte di diluvio locale..Il monologo sull'affettatrice malinconica alla Villa Arconati..I miei acquererelli che fanno acqua da tutte le parti..Lo Spazio Petardo che mi ha spazientito perchè non tutti i patardi vengono con il botto..Il vino che fa buon sangue ma il sangue che non rende nemmeno un goccio di vino..Caty laureta in storia e in critica dell'Arte alla Statale..La mia coscienza (qualora ne avessi una) che si ribella al mio stato di primate che non ha voluto evolversi a essere umano..La Madonna con bambino rovinati dagli acidi..del restauro..Che l'Arte è l'emozione senza desiderio..Una partita a scacchi con la Dony alla Buca di San Vincenzo..Osservare che i pezzi degli scacchi sono l'alfabeto che plasma i pensieri che esprimono la bellezza astrattamente..Eppur violenti e crudeli come gli uomini in guerra..Il jazz che è musica della venuta..musica che crea..ma che se devi chiedere cos’è non lo saprai mai..Scoprire ora che Dio è un potenziale jazzista..Il matrimonio bagnato di Paola e Federico..Il matrimonio che è la prima causa di divorzio e che finisce per trasformare l'ex marito nell'INPS..Il ricevimento che mi ha fatto cantare ballare sbronzare e rimettere in casa degli sposi..La salute che vien bevendo sempre dopo un Montenegro..Il Tato sbronzo anche lui che canta e la dedica a quelli con la fiamma sul cappello e a quelli che usano il manganello..Ciccio testimone di sua sorella con la cravatta e i gemelli rossi di Armani Made in Congo..ma il vestito è cosa serissima..La maglietta rossa con la scritta CCCP con lo scotch di carta giallo autografato da Franz al torneo di calcio aziendale..Che perdiamo..Il treno sull’istmo della Laguna al tramontar del sole..Toccar il suolo di un luogo che non è nè terra nè mare nè cielo..Respirare il profumo di donna che non c’è..I passi lenti a contarsi uno dopo l’altro fino a perdersi per poi ricominciare daccapo..Il cuore che batte addosso come se fosse la prima volta..Note di tango argentino in un Campo senza fiori..Coppie che danzano di passione al soffio della brezza della sera..Lacrime calde trattenute a forza come le tasse dalla mia busta paga..Un giorno verrà la notte e avrà i suoi occhi..Per morire a Venezia come un pesce in una fontana mangiato da un gabbiano..Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai..Per occhi che non vedrai mai..Se non gli ultimi..Quelli del gabbiano..Morire come è morto mille volte almeno il mio cuore che è vissuto morendo..Nascondersi stretti dietro alla propria notte..e chi pensa che la barba sia saggezza..Intervalli lunghi..scrivere..cancellare..riscrivere..Il mare che rifluisce..il mare che mi sopraffà..mi seppellisce..mi invade..mi sommerge..mi butta a letto nel torpore..il mare che un nome ce l’ha..Mediterraneo..che lo vedi..che lo mangi..che lo scopri..che lo preghi..che lo soffri..e poi ci muori..anche lui..La Grecia che mi canta e mi incanta..La Spagna che mi induce in tentazione per liberarmi dal male..Prossima fermata Barrio dell’assenza dal mio Io a Barcellona..Che si va sempre altrove a cercare quel qualcosa che non troviamo..Allontanarsi sempre senza arrivare mai..Caparezza e Jhonny che dal Lazzaretto di Bergamo mi avvertono di stare Fuori dal Tunnel..La scatola nera che mi delizia con una sfilata di moda ai Fori Imperiali per la festa della Repubblica a mano armata..Un uomo che si rispetti non ha patria..Chi proprio ne cerca una di patria se la ricostruisce dove vuole sotto un qualsiasi lembo di cielo..La tolleranza zero..Quando avranno finito con gli zingari..gli omosessuali..gli ebrei e i comunisti li aspetterò come un pisano sull’uscio di casa..Notte a vagabondare su Spicchio di Luna Rossa senza freni..hanno dei problemi esistenziali..La corsa con un topo sulla strada del ritorno..il topo che vince allo sprint..Diciotto giorni al Solstizio d’Estate..Mi accompagno a un Chianti..Pak si lascia coccolare senza mordere..Capossela da voce alla mia pena dell'anima..Santissima Trinità a cui ho votato la mia serata..Fuori il cielo è di cenere e piove acqua sporca..Sono rassegnato a questa anormalità di Giugno..Poi uno squarcio di luce..improvviso e inatteso..Alle 23.40 è nata Luna..3,440 Kg di morbidezza tra gli spigoli arrugginiti di questo mondo..Franz è papà per la seconda volta..Yara ha la sorellina che aspettava..Ascolto come una dedica Pink Moon di Nick Drake..L'ascolto col cuore..E' tutto ciò che posso donarvi ora..In questo vostro tenero e unico magico momento..
Benvenuta Luna!..


“L'ho visto scritto e l'ho sentito dire
La luna rosa è in arrivo
E nessuno di voi può arrivare così in alto
La luna rosa vi prenderà tutti quanti
Ed è una luna rosa, sì proprio una luna rosa”..
(Nick Drake)
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Mario


mercoledì 7 maggio 2008

Luci Fredde


“E andiamo a vedere le luci della centrale elettrica
e andiamo a vedere i colori delle ciminiere
dall'alto dei nostri elicotteri immaginari
andiamo a dare fuoco ai tramonti e alle macchine parcheggiate male
ad assaltare ancora i cieli a farci sconfiggere e finire sui telegiornali
foto in bianco e nero delle nostre facce stravolte sui quotidiani locali
andiamo a vedere i cantieri delle case popolari
dai finestrini dei treni ad alta velocità
trasformiamo questa città in un'altra cazzo di città
andiamo a vedere le luci della centrale elettrica”..
(Le Luci della Centrale Elettrica)


Mi muovo con calma..finisco di ascoltare “Piromani” e di bere l’ultimo goccio di una bottiglia di vino che non chiedeva nulla se non di essere finita..
Passo a prendere Jhonny..tagliamo in due la città sotto un cielo notturno illuminato a giorno da stelle cianotiche e in poco tempo siamo al Magnolia..
Stasera ci sono Le Luci della Centrale Elettrica..
Sono curioso e ansioso di vederlo suonare dopo una settimana di persistente presenza nel mio Zen..
Il locale Arci è semideserto quando arriviamo..e allora mi chiedo quanta gente potrà mai venire in un caldo martedì di primavera a sentir cantare il ferrarese Vasco Brondi nel caldo buco del Magnolia invece di andare ad ubriacarsi di veleno tra i fumi di smog per le strade della Milano da bere..
Prendo una birra media..usciamo all’aperto e per ammazzare il tempo puntiamo dritto verso il calcetto..
Cerco due persone per giocare..fermo due ragazze poco distanti e le chiedo se vogliono aggregarsi..
Una è disponibile e gentile..l’altra è visceralmente antipatica..vestita per le Guerre Stellari la tipa si atteggia e sibila come Carla Fracci dietro ai suoi occhiali da sole anni ‘70 che sono due televisori spenti..
Miss occhi di criptonite celati dietro a due saracinesche trova il calcetto sterile perché a suo dire solo gli spagnoli potevano inventare una roba così inutile..
Dopo vari tentativi di convincerla anche da parte della sua amica gioca con me..
Quasi non le tocca nemmeno le stecche la venere brianzola..forse crede che siano un ricettacolo di batteri e di virus nemmeno si trattasse di dover impugnare due siringhe infettate..
Perdiamo nel breve tempo di una canzone del nuovo bell’album degli Afterhours che il DJ passa in sottofondo..
Noto che la sua amica ha nella borsa il Siddharta di Hermann Hesse..ne parliamo con piacere fino a quando l'altra..che ora mi ricorda Mina..ci interrompe enunciando che lei ha letto Il meraviglioso tubetto di Manuel Agnelli..
Sono confuso..
Parla di niente ma con piglio personale finché la discussione non precipita sull’arte..
Lei sa tutto dell’arte perchè è artista vera..se la tira da paura..
Non la reggo..è insopportabile..è l’incarnazione sputata della ragazza milanese che prenderei volentieri a calci nel culo..
Moderna rompipallesnobistasupponentealtezzosa che crede che il Caravaggio è uno dei tanti perché lei saprebbe fare meglio le semplici nature morte del Merisi..
In due secondi due la demolisco..
Disgustata dalla mia eresia le viene un giramento di testa e se ne va..
Addio fottiti e non aspettarmi..
Si chiama Fulvia..
Quando la incontrate usate il napalm!..
Intanto dentro c’è movimento..
Il concerto stà per iniziare..
Munito di chitarra acustica nera coperta di scotch di carta Vasco Brondi sale sul palco..si siede su uno sgabello e distorcendo la chitarra saluta..
“Noi siamo Le Luci della Centrale Elettrica”..Il noi è solo lui..ma stasera ha ragione..non è solo..
Ad accompagnarlo sul palco alla chitarra elettrica c’è niente di meno che il padrino che lo ha scoperto..il grande Giorgio Canali (CCCP-CSI-PGR-Rossofuoco)..
Le Luci della Centrale Elettrica si accendono da sé..come insegne in una notte di provincia..La chitarra acustica è maltrattata..quella elettrica presa a pugni con sequenze sonore quasi ipnotiche spesso basate su due soli accordi che ricadono l'uno nell'altro come una condanna..come un pendolo..come le cose della routine..
Il cantato è sussurrato..urlato..strillato..con una voce che sa di Rino Gaetano moltiplicata ed effettata con esiti schizofrenici..
Le liriche distorte di Vasco sono quanto di più suggestivo attualmente si possa trovare..
E’ amarezza che ti entra sottopelle..è tutto ciò che ti sta intorno e ti schifa che ti viene sbattuto in faccia..è musica che nella sua visceralità non puoi fare a meno di ascoltare e riascoltare..
E’ il dolore malsano..la disperazione quotidiana..il passato in un loop feroce..l'immediatezza del ricordo..l'esserci di colpo e senza compromessi..
L'Italia delle Luci della Centrale Elettrica è un paese alienante ed alienato..solo un malato nervosismo ed esplosioni di rabbia incontrollabili possono permettere di vederlo sotto i suoi vestiti e le sue maschere..
I panorami paranoici dell'Emilia Romagna..l'alienazione della pianura abituale e della riviera inutile e ancora quel senso di bruciore di chi da qualche parte c'è stato e ci si è stretto per il freddo..
Vasco parla e suona di tutto questo..con la sua chitarra amplificata dagli accordi a volte ossessivi..con una voce abrasiva e immagini evocative e con qualcosa da dire che ci riguarda in maniera dolente..
Ascoltarlo lascia quel gusto amaro e il nero su per il naso come dopo una passeggiata in mezzo ai camion..Canta per immagini di accostamenti sbagliati..di aforismi liberamente componibili..paesaggi urbani e giornate in cui spesso ti trovi a maledire le diecimila case sfitte perchè non hai nemmeno un posto per scopare con lei..invidiando le ciminiere perchè hanno sempre da fumare e tanto per trovare qualcosa da fare non ti resta che andare a vedere le luci della centrale elettrica..
Dieci pezzi (Canzoni Da Spiaggia Deturpata) che sono la commistione di un'accesa propensione poetica e di una domesticità cruda..insopportabile..di un realismo secco..
Il massimo della poesia accanto al massimo della prosa..come in una proporzione dove bisogna disegnare la corrispondenza tra sogni troppo alti e un presente di merda..
Ci sono la cena a lume di televisore e le caverne universitarie dove vagano studenti con il mal d'Amsterdam mentre altri si impiccano in garage lasciando come ultime volontà le poesie di Vian..
C’è chi per andare dalla propria ragazza vorrebbe un volo a basso costo della Ryan Air..ma invece si rimane a fare i pendolari tra cittadine provinciali e realtà post-industriali con la polvere da sparo sui davanzali (Ferrara e Milano) dove per guadagnarsi quattro soldi di sopravvivenza si va a fare i camerieri a Berlino o ci si immerge in uno dei tanti pochi lavori temporanei dove magari si possono coltivare distrattamente altri amori interinali..
Quelle di Vasco sono parole che servono a capire gli incubi dei pesci rossi..testi in cui vi è pressata una generazione che nessuno aveva ancora cantato..
Ma c'è anche una sostanza musicale di tutto rispetto fatta di continue variazioni di effetti di ritmi serrati che cadenzano quelli delle macchine nella circonvallazione..di tregue quiete e inquietanti in mezzo all'inferno di traffico e rumori e di impennate violente..
Queste sono le luci che Vasco ci mostra..luci fredde che graffiano impietose nel buio instabile..
Luci che hanno il sapore di una cosa vera..di una cosa che non si sentiva dal tempo dei CCCP che non ci sono più..da un bel pò..
A fine concerto Jhonny mi guarda..annuisce convinto con la testa e dall’alto della sua saggezza mi esprime tutto il suo pensiero in poche significative parole..
“Questo è Punk 2.0”..

Mario


giovedì 1 maggio 2008

Cuccioli del Maggio


“E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti”..
(Fabrizio De Andrè)


In principio fu la fabbrica..
Prima della fabbrica neanche esisteva il lavoro o se esisteva quelli che lavoravano erano mille pedine prese singolarmente..ma non erano né individui né collettività..
Senza fabbrica non c’erano le masse..
La fabbrica creò la classe..i sindacati..i partiti..la coscienza di sé..
Quando Karl Marx e Michail Bakunin smisero di litigare cominciò il divertimento..
I lavoratori uniti in sindacati e partiti ottenevano di più che atomizzati..
Nel XX secolo arrivò Henry Ford...
Esistevano le masse e Ford capì che poteva torcere il braccio e la coscienza di classe perché gli operai sognassero di consumare gli stessi prodotti che fabbricavano..
Tuttavia a quell’epoca erano i capitalisti quelli che si atomizzavano..

L’economista inglese John Maynard Keynes teorizzò l’alleanza tra capitale e lavoro sotto la conduzione dello Stato..
Ciò..specialmente nell’Europa ricca..fu sufficiente per allontanare le sirene del socialismo reale con diritti..sicurezza sociale e lavorativa..

Finita la guerra fredda..finì la necessità di una tregua tra capitale e lavoro..Almeno non era più necessaria al capitale..
E così..dopo la guerra fredda iniziò un’altra guerra..contro il lavoro..
C’erano Ronald Reagan..Margaret Thatcher e centinaia di loro epigoni..
Vinsero epiche battaglie contro minatori e lavoratori statali condotti da una sola logica..sconfiggere il potere dei lavoratori organizzati.

Molti applaudivano..
Ci riuscirono e l’alleanza che aveva generato lo stato sociale e sconfitto il socialismo perse di senso..
La fabbrica fordista continuava ad essere produttiva in termini economici ma aveva un difetto..lì i lavoratori..a volte decine di migliaia..si univano e continuavano a guardare a se stessi come classe..

Utilizzarono la teologia del libero mercato..una strana religione che accende ceri ad una mano invisibile che tutto aggiusta e aiutandosi con le differenze tra nord e sud..ovest e est..il capitale fratturò sistematicamente la classe operaia..
Le grandi fabbriche cominciarono col conto terzi e finirono per delocalizzare..

Nacquero così le Maquiladoras..Ognuno aveva la sua..
Gli Stati Uniti avevano il Messico e con l’ALCA volevano avere tutta l’America Latina..

Il Giappone aveva l’Asia e l’Europa aveva il suo Est..
Milioni di lavoratori qualificati..sopravvissuti al fallimento del socialismo reale..
Quando il comitato centrale del Partito Comunista Cinese decretò che “arricchirsi è glorioso” spazzò via tutto..Compresi quello che prima avevano applaudito..
Per i lavoratori cinesi era necessario credere nella reincarnazione..le condizioni di centinaia di milioni di loro somigliano alla Manchester studiata da Karl Marx..

Dal nord al sud del mondo giovani di classe media senza sicurezze smisero di consumare..fondare famiglie..comprare auto o case e fare figli..
Nel frattempo milioni di giovani proletari affondavano nei settori informali o migravano..

La trovata di Henry Ford..che fossero i suoi lavoratori a comprare le sue auto..tramontò e la precarietà divenne la regola..
Per i sacerdoti della mano invisibile..l’unica cosa importante del lavoro era il suo costo basso..
Come storici definiamo il XX secolo in molte maniere..per le masse..per la Shoah..per le grandi guerre..

Ma se qualche ragione poteva avere Francis Fukuyama..quando proclamò la fine della storia e il trionfo del liberismo economico..allora il XXI secolo potrebbe passare alla storia come il secolo della precarietà e il povero XX secolo passerebbe ad essere il rimpianto secolo della quasi inclusione sociale..
(Fonte: Gennaro Carotenuto)

Per questo festeggiare..e soprattutto manifestare oggi il Primo Maggio..significa dover riscoprire il valore dell'impegno e della partecipazione veri..a partire dalla sfera individuale..per crescere come donne e uomini nuovi..per maturare una coscienza critica e un pensiero autonomo..
Per sedimentare rabbia e consapevolezza dei rapporti di classe in questa società..
Per decidere definitivamente da che parte stare..
Per intraprendere..come gatti neri e selvaggi..il cammino di una liberazione che non passa per le sagrestie..per le segreterie politiche..per le aule consiliare e i parlamenti..per l’urna elettorale..ma passa per la strada..per il quartiere..per la casa..per il posto di lavoro..la scuola..la campagna..il cantiere..attraverso la costituzione di comitati di lotta..sindacati di base..organismi autorganizzati..per schierarsi..difendersi e lottare per un mondo migliore..

Mario

giovedì 24 aprile 2008

25 Aprile


“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione”..
(Piero Calamandrei)


Albert Kesselring..generale tedesco con il grado di feldmaresciallo..comandò le forze armate germaniche in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale tra il 1943 e il 1944..
Venne catturato nel 1945 e a fine conflitto..nel 1947..fu processato e condannato a morte per crimini contro l'umanità e per i numerosi eccidi che l'esercito nazista commise ai suoi ordini..

Tra le stragi più efferate sotto il suo comando vi furono l’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma..dove 335 civili furono massacrati come atto di rappresaglia per un attacco eseguito da partigiani contro le truppe naziste e l’eccidio di Monte Sole (più noto come la Strage di Marzabotto) in cui vennero uccise oltre 800 persone nel quadro di un'operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la formazione partigiana “Stella Rossa”..

Successivamente la condanna a morte fu tramutata in ergastolo..ma Kesselring venne rilasciato nel 1952 per le sue presunte gravi condizioni di salute..Tale gravità fu smentita dal fatto che dopo la scarcerazione visse altri otto anni libero nel suo paese..
Kesselring fu immediatamente accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi e divenne il leader federale dell'organizzazione "Stahlhelm, Bund der Frontsoldaten” (Elmo d'acciao, federazione dei soldati del fronte) di reduci neonazisti..

Morì senza mai aver rinnegato nulla circa il suo operato durante la guerra..né la sua incondizionata fede in Hitler..Ma soprattutto..sostenne di non essersi mai pentito di ciò che aveva fatto durante i 18 mesi nei quali tenne il comando in Italia ed anzi dichiarò che gli Italiani..per il bene che secondo lui aveva loro fatto..avrebbero dovuto erigergli un monumento..

In risposta a queste affermazioni Piero Calamandrei scrisse la celebre epigrafe (recante la data del 4.12.1952..ottavo anniversario del sacrificio di Duccio Galimberti)..“Lo avrai, camerata Kesselring..” il cui testo venne posto sotto una lapide ad ignominia collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura condanna al criminale nazista..

Lapide ad ignominia
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

Oggi questa epigrafe è ancora lì..come monito per tutti coloro che rimpiangono il ventennio e che il ventennio lo sognano ancora..
E’ lì..per chiunque tenti di sminuire..di infangare o di cancellare la storia della Resistenza..nel misero tentativo di equiparare i repubblichini sostenitori dei nazisti ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati..

E’ lì..perchè nel ricordare i Caduti e nel rinnovare la difesa della democrazia e dei valori di libertà..giustizia..solidarietà e pace che hanno animato la lotta di Liberazione e sui quali si fonda la Costituzione della Repubblica..oggi..come ogni 25 Aprile..affinchè lo sappiano bene tutti i neofascisti..scenderemo nelle strade e riempiremo le piazze per gridare a gran voce..

“Ora e sempre Resistenza!”..

Mario

domenica 20 aprile 2008

Cuore di Neve


“Per me la neve è una cosa reale..è il legame con la mia infanzia..
E’ un’immagine bellissima..come un abito da sposa..come un foglio bianco quando un pittore comincia a disegnare..ma nello stesso tempo mi riempie di paura e di freddo..
Come spesso succede alle cose che affascinano i bambini..”
(Slava Polunin)

Il Teatro Strehler è in penombra quando faccio il mio ingresso nella sala..
Le luci sono basse ma quello che colpisce fin da subito sono le innumerevoli striscioline di carta velina bianca sparse dappertutto..
Penso al titolo dello spettacolo..“Slava’s Snowshow”..e soffermandomi a guardare quei coriandoli di carta..mi chiedo che cos’altro avrebbero potuto evocare se non della candida neve bianca..
..
Lo spettacolo inizia tenue con vaghi accentui surreali..
Fin dal suo ingresso sul palco Slava..che appare in scena nei panni del gentile e meditabondo Asisyai..il suo personaggio più famoso..si rivela un clown commovente e ironico..
Indossa un paio di soffici pantofole rosse ed è vestito di una tuta gialla da lavoro in cui sprofonda accorciandosi e allungandosi al pari della sua malinconia..
Slava è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov..dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau e dall’umanità e dalla comica amarezza del cinema di Chaplin..
Di Slava mi incanta fin da subito il suo modo di comparire sul palcoscenico da dietro un riparo per scoprire il pubblico a poco a poco..In lui traspare la paura e il disorientamento di un soldato spinto in prima linea..poi quando i suoi passi lo portano sul bordo del palco..si blocca..stupito e sorpreso per il fragore degli applausi restando a lungo a fissare e ad osservare gli spettatori con una contentezza carica di smarrimento..
..
Con lui in scena ci sono altri clown..tutti uguali e vestiti di verde..
Questi clown non hanno nulla a che vedere con quelli del circo..sono ingrugniti..piccoli o allampanati..indossano cappelli a pagaia viola e scarpacce lunghe un metro tanto da farli sembrare indaffarati nel trascinarsi in un eterno andare..
Poetici ed evanescenti sono questi i personaggi creati da Slava Polunin..indiscusso maestro di fama mondiale che ha reinventato la figura del clown facendola uscire dal tradizionale tendone da circo per approdare nei più importanti teatri di tutto il mondo..
..
Il primo tempo dello spettacolo è una piuma che scatena risate..con un mondo fatto di trapunte istoriate di stelle o da falci di luna..di palloncini e aliti di nebbie..con trovate poetiche che nascono e che muoiono fino a sciogliersi in un movimento di danza lenta come nella tragica e drammatica fine di un clown trafitto da delle frecce..Dove anche la sola presenza di una pallina di plastica appesa al soffitto diventa un ostacolo misterioso e insormontabile o dove un letto-veliero con una scopa come prua attraversa i marosi spinto da una tenda-vela per finire investito da un transatlantico..
La fine della prima parte dello spettacolo lascia presagire quello che sarà il secondo tempo quando..tra lo stupore di tutti..un ragno gigante attraversa la scena mentre Slava si impiglia in una ragnatela che cresce e si gonfia a dismisura fino a pendere dal palcoscenico e dilagante invadere tutta la sala passando sopra le teste del pubblico..
..
Durante l’intervallo la platea si trasforma in una terra di conquista..
In una esplosione di samba con la canzone "Mas que nada" di Jorge Ben..i clown verdi invadono la sala come diavoli dispettosi..
Sono dappertutto..sulle poltrone..sugli spettatori..creando scompiglio e sconcerto..rubando per un attimo cappelli e borse..gettando manciate di coriandoli bianchi sulle teste dei malcapitati e rapendo ragazze che si portano fin dietro alle quinte..
Ma è solo l’inizio..
Quando aprono gli ombrelli ecco che la pioggia si crea in platea precipitando sul pubblico da bottiglie di plastica piene d’acqua.. Sono solo poche gocce ma l’effetto è devastante..
..
Intanto è caduto l’inverno..il palco si è coperto di un candido manto di neve immaginaria..le trapunte ora sono bianche..torna la leggerezza di un mondo lontano..
Lo spettacolo prosegue in un meraviglioso crescendo sempre più coinvolgente..
Ci si vorrebbe abbandonare a quel mondo fatato fatto anche di struggente malinconia come l’abbraccio d’addio tra Slava e una donna immaginaria..fatta da un cappotto e un cappello appesi ad un attaccapanni..proprio mentre un treno fischia in lontananza una partenza senza più ritorno..
E’ la semplicità che diventa pura poesia..
Ma la quiete è solo il preludio alla tempesta..
..
Nell’ultimo atto..mentre dal soffitto del teatro scendono petali bianchi di neve..Slava si ritrova solo..fermo..immobile al centro di un luogo che ricorda la Siberia..
Lo sguardo è triste e malinconico..e mentre geme un pianto al cielo..circondato da alte pareti di ghiaccio..si odono salire lievi e inquietanti le note e il canto in latino del prologo dell’epica “Fortuna imperatrix mundi” dei Carmina Burana..
“O Fortuna, cangi di forma come la luna, sempre cresci o cali; l'odiosa vita ora abbatte ora conforta a turno le brame della mente, dissolve come ghiaccio miseria e potenza..”
La notte è un blu scuro imperante..il freddo è pungente..tutto intorno vi è solo neve e ghiaccio..
Si alza il vento che ulula sempre più forte..Slava ha paura..è spaesato..si guarda attorno sempre più spaventato..si muove impacciato con animosità ma non sa dove nascondersi..dove poter fuggire..
“Sorte possente e vana, cangiante ruota, maligna natura, vuota prosperità che sempre si dissolve, ombrosa e velata sovrasti me pure; ora al gioco del tuo capriccio io offro la schiena nuda..”
Poi il buio..pochissimi istanti di tenebrosa quiete..
Ed è tempesta!..si infiammano accecanti luci..una portentosa bufera di coriandoli bianchi invade il teatro e tra la musica che è parossismo..Slava lotta..solo contro le intemperie della natura..cercando di resistere con tutte le sue forze..
“Le sorti di salute e di successo ora mi sono avverse..tormenti e privazioni sempre mi tormentano..”
Slava spalanca le braccia..si batte per sopravvivere nella tormenta di neve..il suo vestito giallo si gonfia all’inverosimile..la furia del vento lo fa barcollare e in un crescendo sempre più violento e maestoso alla fine è costretto a cedere..
“In quest'ora senza indugio risuonino le vostre corde; come me piangete tutti: a caso ella abbatte il forte!”..
Slava cade a terra dove viene ricoperto da un immenso velo bianco..e in un istante che è tragedia visiva e musicale..una valanga di candida neve cade dall’alto seppellendolo per sempre..
La fine è la sala che piomba nell’oscurità..
..
Stento a credere a quello che ho visto..
Il cuore mi batte all’impazzata..senza rendermene conto mi accorgo che ho la bocca semiaperta e gli occhi che lacrimano..
Sono ancora impietrito quando si riaccendono le luci e giganteschi e leggeri palloni colorati piombano a invadere la platea tra il visibilio del pubblico..
Ci si alza tutti in piedi..e mentre i bambini si divertono rincorrendo le palle più piccole..gli adulti e i più anziani..prima attoniti..si rivelano i più estasiati..
Tutti giocano in piena anarchia liberatoria..chi sospingendo i palloni in alto facendoli volteggiare e chi rincorrendosi per ricoprirsi di neve..
Qualcuno improvvisa un ballo sulle note di “Wonderful Life” di Paolo Conte che accompagna la danza multicolore dei palloni nell’aria..
Sento che il tempo è come se si sia fermato e che il mondo reale..almeno per questi istanti..lo abbiamo davvero chiuso fuori..
Ci si sente immersi in un mondo che è fiaba e sogno..
Nessuno vorrebbe più andare via perchè è questo il grande merito di Slava..quello di aver creato un incantevole gioco teatrale di musiche (come la splendida "Blue Canary")..visioni..suoni e un eccellente abilità mimica..ma soprattutto di essere riuscito a dar vita ad un teatro rituale e magico..costruito sulla base delle immagini e dei movimenti..sui giochi e sulla fantasia..
..
Arriva inesorabilmente la fine dello spettacolo dopo un tempo che sembra non avere fine..
Il teatro si svuota lentamente..
Io non riesco ad uscire..è tutto troppo bello..mi guardo intorno e vedo persone felici..anche Slava le vede..non è andato via..sta seduto in un angolo del palco.. Lo sguardo è malinconico come quello di un Pierrot con quelle sue guance nerastre e le labbra bianche piegate all'ingiù..mentre osserva il suo pubblico salutarlo con calore per poi uscire definitivamente dalla sala..
Quando ormai il teatro è vuoto mi avvio anch’io a malincuore verso l’uscita..
Ma prima mi avvicino a Slava..al secolo Vyacheslav Ivanovic Polunin..57 anni..
Lo guardo incantato e lo ringrazio..lo ringrazio dal profondo per aver creato uno spettacolo teatrale che è l'unione epica e intimistica tra commedia e tragedia..assurdità e spontaneità..crudeltà e tenerezza..
Un meraviglioso spettacolo di neve capace di scaldare e portare la Pimavera nei nostri cuori..
..
Mario
..
Ps..Un grazie equiparato a quello di Slava alla Marcy..per avermi fatto compagnia insieme alla Manù e a Serena (un grazie anche a loro!)..ma soprattutto perchè senza di lei non avrei mai visto questo spettacolo..



mercoledì 16 aprile 2008

Lacrime Bianche


"Vicino a Reggio Emilia, in Italia,
travolta da insolito disgusto
una scura statua del compagno Lenin
ha pianto lacrime bianche
come le navi del porto di Arcangelo"..
(Offlaga Disco Pax)
..
Ascolto Piccola Pietroburgo immerso nell’oscurità..
Fuori la pioggia batte sui vetri rendendo la lunga notte ancora più triste..
Piango..come il busto di Lenin a Cavriago..
Piango..come piangerebbero oggi i vari Gramsci..Togliatti e Berlinguer da una parte e Turati..Nenni..Pertini dall’altra..
Ho ancora impresso negli occhi i numeri e i volti dei vincitori e dei vinti..
Com’è distante oggi il Partito Comunista che prendeva il 34,4% e più di 12 milioni di voti..
Era il 1976..
Oggi quello che ne rimane di quel grande partito arriva a malapena al 3%..
Il Partito Socialista risulta non pervenuto..
Ho guardato le immagini delle tribune elettorali..senza audio..per non dar voce a chi non ho votato e a chi non mi rappresenta..e ciò che mi ha colpito di più sono stati gli occhi di Bertinotti..
Occhi arrossati e lucidi..
Anche lui ha pianto..
Io..come almeno altre tre milioni di persone non ho votato il progetto nato morto della Sinistra Arcobaleno..
Soffro..ma non mi pento..il mio voto dato all'Italia dei Valori me lo tengo stretto..
Non sarò io a dovermi cospargere il capo con le ceneri..Perchè se in Parlamento..per la prima volta nella storia della Repubblica..non siederanno più comunisti e socialisti..la colpa non può essere attribuita a chi ha volutamente rinunciato a votare il ‘proprio partito’ (se così lo dobbiamo chiamare..) pur sentendosi comunista o socialista nell’anima..
La colpa va ricercata tra i dirigenti e i rappresentanti dei partiti stessi che hanno ignorato la propria storia..rinunciando alle proprie radici..e non ne faccio una questione di simbolo!..e tradendo ripetutamente e sistematicamente la fiducia dei propri elettori..

E ora..a chi si chiede che cosa ci resta da fare a fronte di una destra dilagante io rispondo..tutto!..
Ci resta da rifare la sinistra..“Ripartire o perire”..
Anni fa..al tempo dei girotondini (che torneranno presto!)..ricordo che al termine di un concerto di Vecchioni tenutosi allo Stadio Breda di Sesto San Giovanni..riuscii ad entrare nello spogliatoio per potergli dire poche parole e quando mi trovai dinanzi a lui gli dissi..“Roberto continua a lottare!”..e lui battendomi la mano sulla spalla mi rispose testualmente..“Sempre ragazzo!..con le unghie e con i denti!”..
Ecco chi sono i miei punti di riferimento..Ecco che cos’è la politica per me..
La lotta politica non la si fa necessariamente in Parlamento..ma la si fa soprattutto fuori dalle stanze dei bottoni dove chiunque è entrato in questi anni nulla ha fatto per il popolo..
La politica si fa nella gente..tra la gente e per la gente..non viaggiando per le piazze a scopi meramente elettorali senza più fermarsi fuori dai cancelli delle fabbriche..
L'antifascismo è militante..non seduto sullo scranno da parlamentare..non con un auto blu e stipendi e pensioni da vergogna rispetto alla classe proletaria..
La lotta di classe si fa fuori dalle aule parlamentari ormai vuote di ogni significato politico ma piene di condannati..prescritti..indagati e rinviati a giudizio..
Dunque bisogna lottare non violentemente..lottare culturalmente scardinando il berlusconismo e ciò che sta dietro a lui per ricondurre la gente ad un pensiero più umano e giusto..
Educando..facendo aprire gli occhi..rifornendo ancora gli strumenti culturali della lotta di classe..non-violenta e cosciente..

La sinistra siamo noi..
Noi abbiamo ancora una volta in mano la difesa dei diritti dei più deboli..la solidarietà nei loro confronti..il raggiungimento del benessere comune (non inteso come benessere economico)..la difesa dei valori dell'antifascismo..della Costituzione..delle regole democratiche e delle Istituzioni..Non tarderà molto a che questi valori siano fortemente attaccati..
Ci governerà nei prossimi cinque anni il governo più di destra e xenofobo che abbia mai guidato il nostro Paese..
Abbiamo avuto la nostra Caporetto..una disfatta devastante di proporzioni inimmaginabili..
Ora stà a noi conquistare una nuova Vittorio Veneto..

Certo..con queste elezioni ci avviamo verso il 'ventennio berlusconiano'..
Per la seconda volta nella storia di quest’Italia..la Democrazia è politicamente e culturalmente morta..
Per qualcosa di tanto sacro e tanto nobile stanotte il lutto è un obbligo..
Ma adesso è il momento di crederci davvero..di far vedere che ci siamo ancora e che nessuno ci ha cancellati con un voto..
Da domani l’obbligo sarà la lotta..seppur pacifica..
Davvero dobbiamo fare una seconda Resistenza..Dopotutto chi non ha memoria e non impara mai farà ripetere alla storia sempre gli stessi errori..non si può capire il presente senza coscienza storica..e se non si capisce il presente non lo si sa nemmeno gestire..
Dunque l’innovazione ed il cambiamento consapevole risultano impossibili..Attiviamoci e collaboriamo più che mai..Rimbocchiamoci le maniche e a quanti in questo momento soffrono e sono lacerati dico..impugnatele la vostra rabbia e la vostra sofferenza!..Esse sono il distillato di quanto di più prezioso vi sia in voi..cioè della vostra intelligenza e razionalità..nonché dei nobili sentimenti e degli alti principi che vi guidano..E’ il meglio che c’è in voi che in questo momento sta sussultando e squassandosi..Ed è il meglio che c’è in voi che dovete proteggere e far fruttare..Per questo cavalcare la forza di tale sano e lodevole impeto è quanto di più saggio potremo mai fare..
Resistenza..ma mantenendoci integri e giusti..
Buon lavoro a tutti..

“Noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato..Noi pensiamo che il privilegio vada combattuto e distrutto ovunque si annidi; che i poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, vadano difesi, e gli vada data voce e possibilità concreta di contare nelle decisioni e di cambiare le proprie condizioni; che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati vadano soddisfatti; che la professionalità e il merito vadano premiati; che la partecipazione di ogni cittadino alla cosa pubblica debba essere assicurata..Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza. Non vogliamo seguire i modelli di socialismo che si sono finora realizzati, rifiutiamo una rigida e centralizzata pianificazione dell’economia, pensiamo che il mercato possa mantenere una funzione essenziale, che l’iniziativa individuale sia insostituibile, che l’impresa privata abbia un suo spazio e conservi un suo ruolo importante. Ma siamo convinti che tutte queste realtà, dentro le forme capitalistiche - e soprattutto, oggi, sotto la cappa di piombo del sistema imperniato sulla DC - non funzionino più, e che quindi si possa e si debba discutere in quale modo superare il capitalismo inteso come sistema, giacché esso, oggi, sta creando masse crescenti di disoccupati, di emarginati, di sfruttati. Sta qui, al fondo, la causa non solo della crisi economica, ma di fenomeni di barbarie, del diffondersi della droga, del rifiuto del lavoro, della sfiducia, della noia, della disperazione.
È un delitto avere queste idee?”..
(Enrico Berlinguer)

Mario

domenica 13 aprile 2008

La Domenica delle Salme


"Veramente la scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo..
Non sono spaventato: piuttosto sono impressionato, come non lo ero mai stato. Va bene, mi dicevo, succede anche questo: uno dei tanti bischeri che vengono a galla, poi andrà a fondo. Ma adesso sono davvero impressionato, anche se la mia preoccupazione è molto mitigata dalla mia anagrafe. Che vuole, alla mia età preoccuparsi per i rischi del futuro fa quasi ridere..
Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L'immunità che si ottiene col vaccino..
E' strano: io non avevo mai preso parte alla campagna di demonizzazione: tutt'al più lo avevo definito un pagliaccio, un burattino. Però tutte queste storie su Berlusconi uomo della mafia mi lasciavano molto incerto. Adesso invece qualsiasi cosa è possibile: non per quello che succede a me, a me non succede nulla, non è che io rischi qualcosa, è chiaro. Quello che fa male è vedere questo berlusconismo in cui purtroppo è coinvolta l'Italia e anche tante persone perbene"..

(Indro Montanelli, intervista a Repubblica, 26 marzo 2001)

Parole che leggo e rileggo prima di uscire di casa..

La sezione 562 si trova al primo piano della scuola elementare Jacopo Dal Verme..
Fin da quando sono bambino so che quest’ultimo è stato un condottiero che nel 1391 sconfisse i francesi ad Alessandria con milizie esclusivamente italiane..Provo a prendere la cosa di buon auspicio..immaginando come sarebbe bello se chi oggi si crede la reincarnazione di Napoleone possa capitolare definitivamente a colpi di voti come di spada..
Ma so benissimo che la mia è pura illusione..
All’interno della stanza non c’è nessun elettore..tutto è tranquillo..tutto è in ordine..ogni cosa è al suo posto..
Resto sulla soglia per qualche attimo e come in una vignetta di Vauro mi dico a me stesso più e più volte che ‘si può fare’..ancora per questa volta..questa volta soltanto..l’ultima..
Alla fine mi ci vuole un certo sforzo per presentarmi con coraggio nel mio seggio..
Le cabine sono tutte libere e mi viene indicata la numero 1..
Apro la scheda rosa e con relativa fermezza voto prima alla Camera..
Quando apro quella gialla del Senato mi sento fin da subito richiamare dai colori dell'Arcobaleno..questo perché come capolista in Lombardia è stata candidata Rita Borsellino..ovviamente la cosa non può che farmi piacere..ma ho già deciso di non ridare il mio voto a Bertinotti..perchè mi ha stufato..inutile ricordare le gravi colpe del Faust sulla caduta del primo Governo Prodi..e poi non ha mai sognato contratti metalmeccanici..ma direttamente la presa del Palazzo e lo ha pure realizzato..in proprio..con quello di Montecitorio..

Distolgo quindi lo sguardo e vergo per la seconda volta il simbolo dell'Italia dei Valori..
Avrebbe anche potuto uscire sangue dalla punta della matita..tanta è la sofferenza e il dolore che provo verso queste ennesime elezioni farsa..
Già è così..nessuno parla più del 2006 (come se fosse passata un’eternità) e di come allora i vari brogli hanno ridotto l'assenteismo a una percentuale pressochè uguale in tutte le regioni..anche laddove era del 20% si è ridotta magicamente al 2%..Queste sono elezioni antidemocratiche senza Preferenza dove il voto di ognuno ha un valore diverso a seconda della regione in cui si vive..dove chi sta sotto alla soglia di sbarramento non sarà mai rappresentato nonostante abbia ricevuto centinaia di migliaia di voti..in qualche caso più di un milione..
Ripiego le due schede e le infilo dentro ai due scatoloni..
Esco fuori..sono disgustato..
Tutto è troppo bello..tutto è troppo pulito..anche le persone mi sembrano più buone e stranamente persino serene..
Io invece mi sento come un randagio che di sua spontanea volontà si è recato al canile tirato a lustro per l’occasione..per farsi fare una bella dose di democrazia partecipativa..
Mi guardo in giro..e più guardo e più respiro bene quest'aria..più ho la sensazione che ci si ritrovi ad essere né più né meno che in un qualsiasi paese dell’Est dopo la caduta del muro..Tutto qui è davvero fermo..tutto è immobile..l’aria è stantìa..l’ordine..il buonismo e la serenità sono solo finte apparenze..
Più passano gli anni e più il futuro fa paura a tutti..anche a chi cerca di non farlo vedere..ma se il muro a Berlino è caduto..qui ce l’hanno tirato su..non lo vediamo ovviamente..non è un muro di cemento e filo spinato..è un muro più astratto..ma c'è..e noi tutti siamo dall'altra parte..che è la parte sbagliata di quel muro..
Questa è la libertà che ci è stata imposta..
Lenin direbbe che “la democrazia è uno stato che legittima la sottomissione della minoranza alla maggioranza..ed è paragonabile ad un'organizzazione istituita per l'uso sistematico della forza di una classe contro l'altra..di una parte della popolazione contro l'altra”..
Io non so se sia veramente così..credo che il concetto di democrazia sia un’altro..credo nella democrazia greca e in particolare in quella ateniese..ma quando i molti (la casta) governano e pensano soltanto a contentar se stessi si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa..la tirannia mascherata da libertà..
Democrazia e Libertà..quali meravigliose utopie..
Dalla strada continua ad arrivare gente..le osservo interessato..ci sono molte persone anziane..
Molti di loro lo so..sono stati in un passato che pare sempre più lontano..partigiani..strenui difensori della libertà contro le infamie della dittatura fascista..perchè il mio quartiere..l'Isola..è così..lo è stato ai tempi della Resistenza e lo è tutt’oggi..l'ultima roccaforte rossa di una città sempre più nera..
E ne sono orgoglioso..
Mi arriva un messaggio che mi distrae dalla moltitudine di pensieri..
Jhonny mi scrive che avevo ragione io..contro ogni previsione di pioggia oggi c’è il sole..
E’ vero..è una domenica di sole..la giornata è molto bella e l’aria è primaverile..
Da lontano sento suonare a festa le campane di una chiesa..
Mi sembra di vivere tra le righe de “Il Sabato del villaggio” di Leopardi..
Ma oggi non è Domenica?..
Ma soprattutto mi chiedo che cosa diavolo ci sarebbe da festeggiare?..
Libero dalla catena la piccola Spicchio di Luna Rossa..
Getto un’ultima occhiata sulla scuola..
Poi mi volto verso Piazza Archinto e me ne vado..
Me ne vado sconfitto..
Perché oggi mi hanno preso tutto..
Con oggi ci hanno davvero preso tutto..
E con un sole e con un cielo così..

Penso che neanche Dio sia poi così tanto democratico..

Mario

martedì 8 aprile 2008

Aria di Rivoluzione


“Potrete ingannare tutti per un pò..Potrete ingannare qualcuno per sempre..Ma non potrete ingannare tutti per sempre”..
(Abramo Lincoln)
..
Stanotte ho vacillato..
Dopo aver passato una serata alcolemica con “persone che oltre a considerare amiche..senti vicine in una fratellanza di ideali seppure questi ultimi..gli ideali appunto..ormai non si riescano a sentire più che meri orpelli della ragione in un mondo che la ragione la perde metodicamente e irrimediabilmente” (Max)..nel tornare a casa sulla piccola Spicchio di Luna Rossa come dicevo..ho vacillato..e non per il vino..
Oggi ancor più di ieri non ho nessuna illusione sulla possibilità di votare un partito che mi rappresenti pienamente..
Come diceva già nel 1996 Giorgio Gaber..“La Democrazia rappresentativa dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è..e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni..e che se lo incontri ti dice giustamente.."Lei non sa chi sono io!"..
Questo è il potere del popolo”..
E allora proverò a convincermi scrivendo alcune delle motivazioni per il quale votare alla fine mi sembrerà quasi un atto di Liberazione..
Andrò a votare perché prima di tutto credo nella Costituzione Italiana e con questo la rispetto e la difendo..
Andrò a votare perchè voglio continuare ad avere tutti i diritti che ha un cittadino libero di prendere i politicanti della cosca e di poterceli mandare bellamente..
Andrò a votare perché anche se gli astenuti in Italia fossero milioni la partitocrazia non ne terrebbe minimamente conto..e anche se gli elettori fossero tre in tutto..i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti..
Andrò a votare perchè non farlo paradossalmente li rafforzerebbe..soprattutto quelli per cui non voterei mai e poi mai..
Andrò a votare perchè in un Paese deluso e assente..o peggio ottuso e ingenuo come il nostro..sarebbe molto più facile per loro agire indisturbati..
Andrò a votare perché se c’è un “kapò” e un “turista della democrazia” tra tutti i paesi democratici occidentali..quello è Berlusconi..
Andrò a votare perché se c’è qualcuno che non ha mai combattuto la Mafia ma che semmai ne era coinvolto assieme a Marcello Dell'Utri..con dubbie amicizie fin dentro la villa di Arcore (lo stalliere Vittorio Mangano condannato per aver ammazzato due persone..per loro un eroe!)..per non parlare del legame con i boss di Cosa Nostra..Filippo e Giuseppe Graviano..quello è Berlusconi..
Andrò a votare perché se c’è una cosa che mi dà il voltastomaco è chi è stato iscritto alla Loggia P2 con la tessera 1.816 e che ha preso il Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli e lo ha attuato copiandolo oramai quasi tutto..Questo è il vero Matrix..e non è fantascienza..
Andrò a votare perché per Berlusconi..Mussolini non ha mai ucciso nessuno..ma gli oppositori li mandava in vacanza al confino..
Andrò a votare perché con lui al governo la storia della Resistenza verrà riscritta e il fondamento antifascista della Costituzione verrà calpestato e fatto a brandelli dalla sua maggioranza..
Andrò a votare perchè non sopporto chi ancora oggi candida..tra le proprie fila..gente come Giuseppe Ciarrapico..che non rinnega gli anni del fascismo ma li esalta..
Andrò a votare perchè Berlusconi è così..fascista dentro..nei metodi..nei modi..nelle dichiarazioni..nelle alleanze..nella gestione del potere..con una fedina penale in processi giudiziari a suo carico così nera da far invidia anche alla camicia che porta..(Traffico di droga - Falsa testimonianza sulla P2 - Tangenti alla Guardia di finanza - Tangenti a Craxi (All Iberian 1) - Falso in bilancio (All Iberian 2) - Caso Lentini - Medusa cinematografica - Falso in bilancio nell’acquisto dei terreni di Macherio - Consolidato gruppo Fininvest - Lodo Mondadori - Processo Sme-Ariosto - Toghe sporche-Sme - Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest - Tangenti fiscali sulle pay-tv - Stragi del 1992-1993 - Concorso esterno in associazione mafiosa - Diffamazione aggravata dall'uso del mezzo televisivo - Telecinco in Spagna - Compravendita diritti televisivi)..
Andrò a votare perchè per Berlusconi i magistrati italiani sono matti..mentalmente disturbati..e antropologicamente estranei alla razza umana..Oltre ad essere il braccio armato della sinistra s’intende..
Andrò a votare perché sotto di lui la magistratura non è mai stata libera e indipendente e di certo ne distruggerà quel poco di autonomia che ancora rimane..
Andrò a votare perché tutte le leggi ad personam e i condoni fatti apposta per salvare se stesso e i suoi immorali sguatteri non si dimenticano..(La legge sulle rogatorie internazionali - La legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio - La legge Cirami sul legittimo sospetto - La legge ex Cirielli che accorcia i termini di prescrizione di molti reati - La legge Pecorella - Il lodo Schifani sulla sospensione dei processi alle alte cariche dello stato - Lo scudo fiscale - Il condono fiscale - La legge sulla tassa sulle successioni e sulle donazioni per i grandi patrimoni - Il decreto spalma debiti per le società sportive - La legge Gasparri - Il Decreto salva Rete 4 - La legge Frattini sul conflitto d'interessi - Previdenza complementare che favorisce il sistema assicurativo - Norme sul digitale terrestre che finanziano la vendita di decoder - Inappellabilità delle sentenze di proscioglimento)..
Andrò a votare perché mentre gli italiani si impoverivano il suo patrimonio personale raddoppiava come per magia crescendo in soli due anni (dal 2003 al 2005) da 5,9 miliardi di dollari a 12 miliardi grazie ad alcune delle sopra citate leggi..
Andrò a votare perché Europa 7 deve trasmettere sulle frequenze occupate abusivamente da Rete 4 (grazie al decreto salva-Rete 4 e alla Gasparri) che deve spostarsi sul satellite così come ha sentenziato l’Alta Corte di Giustizia europea di Lussemburgo..con annessa supermulta europea di 300 mila euro al giorno retroattiva dal luglio 2006 che pagheremo noi se ciò non avverrà..
Andrò a votare perché voglio la liberazione della tv dalla politica..Fuori i partiti dalla Rai..fuori Berlusconi da Mediaset o dalla politica..un tetto antitrust di una rete per ogni soggetto privato e mercato aperto a nuovi soggetti..
Andrò a votare perché Berlusconi è riuscito anche a negare l'editto bulgaro di Sofia e la cacciata dalla Rai di Enzo Biagi..Michele Santoro e Daniele Luttazzi..arrivando perfino ad infangare pochi giorni dopo la scomparsa di Biagi..la memoria di un uomo d'integrità morale e professionale che ha combattuto contro le ingiustizie e l'arroganza del potere..
Andrò a votare perché Berlusconi nei suoi 5 anni di Governo ha fatto aumentare la spesa pubblica portandola oltre il 50% del pil..ha aumentato il debito pubblico di 164,464 miliardi di euro e l’evasione fiscale..per giunta legittimandola..
Andrò a votare perchè se nel 2001 il pil cresceva dell'1,7% nel 2005 è sceso allo 0,2% contro una media europea dell'1,5%..(Fonte: 2001 Eurostat; 2005 Consensus Forecast)..
Andrò a votare perchè è un venditore di cammelli..non ha mai abbassato le tasse..o meglio..le ha abbassate significativamente del 60 % solo ai redditi che superavano i 100.000 euro..il 16,5% degli italiani..ampliando il divario tra i ricchi e i poveri..con lo stesso Vittorio Feltri che su Libero scriveva “Se non stimassi Tremonti, per non dire di Berlusconi, sospetterei che ci hanno preso per il culo”..
Andrò a votare perché solo a lui poteva venire in mente di inventarsi un progetto faraonico..inutile e delirante come il ponte sullo Stretto di Messina..senza peraltro la necessaria copertura finanziaria secondo una legge che non si vergognava di chiamarsi legge-progetto..proiettata in un futuro di chiacchiere con i cantieri per lavori da eseguire in un numero indefinito di anni..
Andrò a votare perchè sua è la Legge 30 (impropriamente detta legge Biagi) che ha creato il precariato nel lavoro per milioni di persone..
Andrò a votare perché Berlusconi vede comunisti ovunque..ma se ha fatto tutto quello che ha fatto..allora è perché i comunisti non solo non sono ovunque..ma sono una razza in via di estinzione..
Andrò a votare perché la ciarlataneria di Berlusconi e dei suoi alleati non ha nulla in comune con la destra liberale e legalitaria..
Andrò a votare perchè nonostante che Marx disse che “La storia si ripete sempre due volte..la prima volta come tragedia..la seconda come farsa”..non posso fare a meno di non pensare che Berlusconi ancora oggi costituisce un pericolo incombente per tutte le istituzioni democratiche..
Andrò a votare perché sono terrorizzato dall’idea che Berlusconi alla fine del quinquennio di governo si farà eleggere capo dello Stato di una repubblica presidenziale..
Andrò a votare perché per lui la Russia di Putin è un modello di diritti umani..
Andrò a votare perché è stato lui ad organizzare il macello messicano del G8 di Genova..e le responsabilità politiche della guida di comando..in particolar modo di Fini nella Centrale Operativa e di Castelli nella Caserma di Bolzaneto non si dimenticano..
Andrò a votare perché l’assurda guerra in Iraq non si dimentica così come non si dimentica la guerra in Afghanistan..
Andrò a votare perché se per lui bisogna abbattere tutti i regimi non democratici nel mondo..anche con le armi..modificando il concetto di sovranità nazionale seguendo il non-pensiero del primate Bush..allora da lunedì aspetterò un esercito (ma anche l’eletto!) che ci liberi da tutti i mali..a cominciare da lui..
Andrò a votare perché se lui è l’unto del Signore così come si definì..allora Nietszche aveva ragione e Dio è morto davvero..
Andrò a votare perché purtroppo il “vaccino” per tutti gli italiani che lo votano..auspicato dal grande Indro Montanelli non è mai arrivato..e mai arriverà..
Andrò a votare perché non credo più nella virtuosità degli italiani e perché la maggior parte è cogliona..ma cogliona sul serio..
Infine andrò a votare perché sia che vinca Berlusconi..sia che PdL e PD arrivino al pareggio (specie al Senato) e magari tentino un bel governo di larghe intese..mi auguro che arrivi in parlamento una pattuglia di guastatori capaci di fare opposizione con fermezza e competenza almeno sui due temi cruciali..la libertà d’informazione e la giustizia uguale per tutti..
E allora andrò a votare e seguendo Marco Travaglio voterò per l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che nelle sue liste presenta diverse persone di rilievo che in questi anni hanno combattuto le battaglie per la legalità e la libertà d’informazione tra cui Beppe Giulietti..animatore dell’associazione Articolo 21 contro ogni censura ed epurazione..Teresa Cordopatri..simbolo della lotta alla ’ndrangheta in Calabria..Franco Barbato..sindaco anticamorra..Leoluca Orlando che in quanto ad antimafia non teme confronti..e poi Pancho Pardi..Silvana Mura fino ad arrivare allo stesso Di Pietro che fa tanta paura e orrore a Berlusconi e che nell'ultimo governo ha saputo pronunciare da ministro e da leader di partito una serie di "no" molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra..su tutte il "no" all’inciucio mastelliano sulla controriforma dell’ordinamento giudiziario e a tutte le altre porcate del cosiddetto ministro della Giustizia ceppalonico..
E se stavolta entrano queste persone in Parlamento e qualcun altro come loro è meglio per tutti..
Perché ho già sentito aria di rivoluzione..
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“Sto dall'altra parte, quella che simpaticamente il premier ha definito «coglioni». Credo che tutti i giovani, figli di ricchi o di poveri, debbano avere gli stessi diritti allo studio e uguali possibilità nell'affrontare la vita; credo nella magistratura, nella sua indipendenza, e che tutti possano difendersi qualunque sia il conto in banca, quindi non credo alle trame; credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere; credo che non debbano esserci prevaricazioni né leggi ad personam, per sé, familiari o amici; credo che la pace debba sempre vincere sulla guerra; infine credo che non si debbano imbarcare fascisti e neonazisti per un pugno di voti. Non mi fido di chi ha avuto cinque anni e li ha spesi male. E non ho mai sopportato quelli che fanno promesse e non le mantengono”..
(Enzo Biagi)
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Mario