"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

lunedì 24 dicembre 2007

Una Luce nella Notte

- Che è oggi? - gridò Scrooge ad un ragazzetto che passava con indosso gli abiti della festa e che forse s'era fermato per guardarlo.
- Eh? - fece il ragazzo spalancando la bocca dalla maraviglia.
- Che è oggi, bambino mio? - ripetè Scrooge.
- Oggi! - rispose il ragazzo. - È Natale, oggi.
(Charles Dickens, Canto di Natale)

Si è insinuato lentamente fino ad arrivare ancora una volta tra di noi..
Ma è difficile..se non impossibile..riuscire a viverlo prima di tutto con il cuore se non ci si ferma anche un solo attimo a riflettere su quanto la notte in cui molte persone si trovano sia lunga..buia e profonda..

Il Natale per come c’è stato imposto da questa società ci ha fatto perdere di vista (e oltre) il vero senso dello spirito natalizio se per festeggiare Gesù Bambino..che venne al mondo povero in una stalla al freddo e al gelo per parlare d’amore..fratellanza universale e per sacrificarsi per il genere umano..noi ci dedichiamo alle corse isteriche e sfrenate..alle code e alle ansie da regalo e a deliranti abbuffate pantagrueliche..inviando magari qualche euro in Africa tramite conto corrente per mettere a posto “anche” la coscienza..

In questo modo il Natale spesso non porta felicità..ma mette in risalto l’infelicità..Enfatizza per contrasto la vera condizione di una persona..sbattendole in faccia l’impossibilità di aderire a quella falsa e generalizzata dell’allegria a tutti i costi..Chi è povero a Natale si sente ancora più povero..chi è solo trova il silenzio ancora più insopportabile..
In compenso chi è “felice” e sta bene non trova nessun valore aggiunto dal Natale..al massimo l’occasione di farsi un paio di mangiate in compagnia o di ricevere qualche bel regalo inaspettato..In tutti i casi benefici che non discendono realmente dal Natale di cui questo non è la causa ma al massimo il pretesto..

Così facendo il Natale è solo un rito svuotato che non ci comunica più qualcosa di intenso..perché..come tutte le cose di cui non si vede o non si avverte più il senso..non riusciamo più a stabilirvi una relazione vera e profonda..
E allora altro che renne sorridenti e code alle casse!..dobbiamo a noi stessi..ed io per primo..un lavoro di scavo per capire innanzitutto chi siamo e come stiamo..E poi se volessimo provare a riabilitare questa festa ipertrofica e malata potremmo chiederci da dove viene e magari intravederne il significato originario..di matrice religiosa ma potente anche per i non credenti..che ora sembra così distante che solo pochissime persone lo conoscono e lo celebrano per il suo valore..


Il Natale torna ad essere bellissimo se si ha il coraggio di fare solo quello che si desidera..rifiutando costrizioni di mercato e obblighi sociali..L’essenziale è rivolgere l’attenzione ai sentimenti..distogliendola dagli oggetti..Abbandonare il buonismo falso e retorico tipico del periodo natalizio e incul(c)atoci fin dall’infanzia..permette di sentire le proprie emozioni più sincere..positive o negative che siano..accettarle e comportarsi di conseguenza..senza finzioni..senza ipocrisie..cercando dentro di se e in chi ci circonda proprio quell’amore che da la forza di superare i pensieri e gli stati negativi..
Perché il Natale ha un significato più profondo di quello che (non) crediamo..Il Natale è prima di tutto la festa della Rinascita Interiore..

Con questo voglio semplicemente inviare simbolicamente gli auguri alla nostra Madre Terra..a Gaia..sofferente e ferita..ma pur sempre splendida e forse..nonostante tutto..ancora ottimista su una nostra “redenzione”..e un augurio a tutte le specie animali e vegetali che la abitano..
Un augurio per una (ri)nascita della coscienza nella specie "più evoluta"..che porti uomini e donne a guardare e a guardarsi con occhio vivo..con speranza e consapevolezza del miracolo che rappresentano con la loro stessa esistenza..
Se solo una goccia di consapevolezza..di "io sono".."io esisto".."io mi rapporto ad altri esseri viventi".."che ci faccio qui?".."chi sono io?".."cos’è l’amore?"..si insinuasse in ogni essere cosiddetto cosciente..inevitabilmente tutti i problemi che ci attanagliano svanirebbero nel nulla..
Perché è unica la radice e la causa dei nostri problemi..
Guerre..fame..malattie..povertà..sfruttamento..sofferenza..egoismo..dolore..sopraffazione..consumismo..sprechi..inquinamento..

Tutto è causato dalla semplice..devastante mancanza di coscienza e consapevolezza nelle nostre azioni..nei nostri gesti..nella nostra vita..ottenebrati come siamo dal profitto e sempre più spesso dalla squallida ignavia o dalla pigrizia..

Ma chi arrecherebbe dolore a qualcuno o a qualcosa se quel dolore si riflettesse per magia su se stesso?..Se l’empatia che accomuna tutti gli esseri viventi aumentasse fino a diventare una grande rete nella quale ognuno di noi..consapevolmente..vive gioie e dolori di tutti gli altri..tutto cambierebbe..In questo senso intendo io il Natale e soprattutto la “Passione di Cristo”..
Empatia e Coscienza..
Ecco il mio augurio..il mio desiderio e la mia speranza per l’anno che verrà..
E allora Buon Natale a tutti di cuore..
A chi ancora ci crede..a chi lotta..a chi è contro..a chi ama e a chi sogna..

Ma soprattutto alle persone sole..a chi è emarginato..a chi è disagiato..a chi è ultimo perché di correre non gliene frega niente..a chi non ha nessuno da amare e a chi crede che l’amore sia solo un utopia..a chi i sogni gli ha rinchiusi in cassetti dimenticati..a chi non lotta più..a chi è stanco..a chi è infelice..a chi non sta bene..a chi ha perso una persona cara..a chi non ha un tetto..a chi non ha lavoro e a chi il lavoro ce l’ha e ci muore..anche mentalmente ogni giorno..a chi fa fatica ad arrivare a fine mese e a chi non sa se al prossimo mese ci arriva..a chi non si può permettere i regali delle deplorevoli pubblicità..a chi non ha una torma di parenti (poco male) con i quali festeggiare..a chi non ha vicino a se quei pochi amici veri e indispensabili per potersi sbronzare e a chi non ha nessuno che lo stia ad ascoltare..
A chi ha capito sulla sua pelle..impressa come un marchio a fuoco..cosa significa la parola “vivere”..

E se vivere qui giù deve essere così..allora prendiamoci per mano..stringiamoci e alziamo la testa..sforziamoci e guardiamo bene..e anche con un po’ di creativa e sognante immaginazione propria dei bambini..spingiamo lo sguardo sempre più in su..lo possiamo vedere..basta poco..basta crederci..basta la Notte di Natale..
Che il Cielo è sempre più blu..

Mario



domenica 16 dicembre 2007

Una Razza in Estinzione


E' venerdì..sono le 21..
Finisco con calma il bicchiere di Barbera d'Asti che bevo per ritemprarmi nel corpo e per scaldarmi nell'anima..Mi copro alla bene e meglio (pochissimo)..scendo in cortile e salgo in sella alla mia piccola Spicchio di Luna Rossa..Fuori fa un freddo polare..ho la ben poco piacevole sensazione che i gradi siano ben oltre sotto lo "0"..ma mi convinco che infondo va bene così e che della macchina posso farne benissimo a meno..

Arrivo in una ventina di minuti alla Scighera congelato come un bastoncino di merluzzo e la prima cosa che faccio è quella di prendere un calice di Aglianico e di andarmi a sedere nell'ombra in un cantuccio caldo..
E aspetto..
La serata è di quelle che non mi voglio perdere..la premiazione annuale degli album "Imperdibili" da parte di Bielle (il nome è un omaggio alla Brigata Lolli) per la rassegna Acrobatici Anfibi..

Lo scopo di Acrobatici Anfibi (e Bielle) non è quello di diventare "fabbricanti di eventi"..ma quello di promuovere e far conoscere la canzone d'autore italiana in una Milano carente di locali che facciano una programmazione adeguata..Il loro unico interesse è quello di cercare di offrire..nel panorama milanese..un approdo sicuro per la musica d'autore..con la voglia e l'intento di risvegliare dal torpore il pubblico milanese sempre meno abituato ad ascoltare musica che abbia qualcosa da dire anche con le parole..per essere un punto di riferimento importante per il pubblico e gli artisti..per tener desta la fiammella della canzone d'autore..per dare visibilità a un mondo che nell'ombra coltiva il sogno di continuare e innovare la grande tradizione dei cantautori..

La serata ha inizio alle 22..Sul palco sale subito..con chitarra acustica in braccio..quello che per me è un grandissimo..Alessio Lega..accompagnato al pianoforte da Rocco Marchi dei Mariposa..

Alessio..leccese trapiantato a Milano..viene premiato con una coppa (nel senso di fiocco-> insaccato-> salume..) per ben due album.."Sotto il pavè la spiaggia" e "Zollette"..entrambi del 2007..Il primo è un bell'album di canzoni francesi adattate in italiano di cantautori che stanno alla base non solo della storia della canzone francese ma anche della nostra..Jaques Brel..Georges Brassens..Léo Ferré..Renaud e Allain Leprest.."Zollette" invece è un live di ottime canzoni..un pò di brani noti e qualcosa di nuovo..registrato per la cooperativa sociale “Amandla”a cui vanno gli introiti del disco..
Alessio fa tre canzoni..una più bella dell'altra.."A me mi piace vivere alla grande".."Isabella Di Morra" e "Chissà"..
Dopo di lui sale sul palco Germano Bonaveri premiato col fiocco come miglior esordiente per il suo primo album da solista.."Magnifico"..un disco impegnato..realistico e cinico in tempi di anti-politica..Bonaveri esegue due canzoni per poi lasciare il posto a Gerardo Balestrieri premiato anche lui come miglior esordiente per "I nasi buffi e la scrittura musicale"..la copertina dell'album..del disegnatore satirico Tomi Ungerer è emblematica..Illustra un gatto con le fauci spalancate che canta in un microfono a forma di topo..
Altre due canzoni e il palco è lasciato a I Luf..gruppo che fà del classico folk-rock ibridato di combat e cantato in dialetto della Val Camonica con grinta e vissuto con alto impatto emotivo e sonoro..I Luf vengono premiati per "Paradis del diaol"..

L'atmosfera è piacevole..rilassata e a tratti divertente..sembra di stare nel salotto di casa ad ascoltare amici che si alternano alla chitarra e al pianoforte e che scherzano tra di loro tra una canzone e l'altra..e anche durante le stesse..

Arriva il momento della vera vincitrice degli album Imperdibili 2007 per Bielle..la cantautrice napoletana Teresa De Sio con "Sacco e fuoco"..La sua voce graffia e colpisce fin da subito..sale stretta come una ferita..si approfonda in un gorgo dell'anima che sa di ruggine..di sale..di sole..Si impenna e si abbassa per poi aprirsi in un golfo caldo e scuro nel cuore di una Ninna Nanna..la sua voce è magia sciamanica che si dirama dal canto..
"Sacco e fuoco" è programmatico..è la storia di un assalto in musica al cuore delle nostre passioni da parte di chi non ammaina la bandiera..ma la stringe alta sulla collina facendola ondeggiare a tempo..
La bandiera è rossa..lei è Teresa De Sio..
Applaudirla è ben poca cosa..

Dopo di lei è il turno di Massimo Priviero premiato per l'album "Dolce resistenza"..Di lui mi è piaciuta la versione energica e grintosa della sempre bellissima ed emozionante "Ciao amore ciao" di Luigi Tenco..
L'ultimo a salire sul palco è Mauro Ermanno Giovanardi..il cantante dei La Crus..premiato come miglior album di cover.."Cuore a nudo"..
Le sue canzoni sono complesse e stratificate..giocate sulla passione che Giovanardi ha per la canzone d'autore e per la poesia che recita e canta interpretandole teatralmente..
Si volge al termine con l'ultima canzone della serata.."El me gatt"..cantata in una versione da cabaret Jannacciano da Giovanardi con Alessio Lega a fargli da spalla..

La serata "finisce"..le luci si accendono..mi alzo dal torpore della sedia/poltrona..mi stiracchio..faccio per andarmene..poi mi fermo..rimango pensoso per un quarto d'ora buono fissando chissà che cosa..alla fine mi decido che non posso andare via senza dire ad Alessio Lega quanto mi piaccia la sua musica (in particolare i suoi testi) e quanto questa mi abbia influenzato in molti modi..
Prendo coraggio..mi avvicino e cominciamo a parlare..Lui è gentilissimo e disponibile..parliamo del più e del meno..mi dice di scrivergli per incontrarci anche a casa sua(!) visto che il suo ultimo album non lo trovo da nessuna parte..
Poi gli chiedo se alcuni testi presenti sul suo sito siano anche canzoni..e mi viene in mente la "Tomba di Bakunin"..lui mi risponde "Eccome!..non l'hai mai sentita?"..io gli rispondo lì per lì di no..(in effetti tornando a casa scopro che sul sito la si può ascoltare)..
Ma il mio 'no' è stato un grande 'no'..Lui si volta verso le sue cose..al momento penso che stia cercando un cd o un lettore per farmela ascoltare..poi sale sul palco..impugna la chitarra acustica..torna giù..si guarda intorno e infine sorridendo mi dice di seguirlo..

Ci infrattiamo in un angolo buio del locale dove non c'è nessuno..ci sediamo uno di fronte all'altro..
E comincia a cantarmela..

Io stento a crederci..In quei lunghi e intensi minuti non so che cosa abbia pensato..non so che cosa abbia provato..so solo che le parole e le note arpeggiate di quella canzone mi sono entrate sottopelle come tanti piccoli aghi caldi a bruciarmi il sangue..
Poi l'ultima strofa..

"Riposo all’ ombra, all’ ombra cupa e scura
riposo all’ ombra e alla paura
riposo all’ ombra che si fa sempre più nera:
inverno senza primavera...
...Eppure c’è chi ancora lotta in questa stanza
e c’è chi chiede, e c’è chi vuole!
E allora un raggio luminoso di speranza
mi fa riposare al sole...
Mi fa riposare al sole!"

La canzone finisce..sono stordito..non so cosa dire..riesco solo ringraziarlo di cuore..
Ormai è da un pò passata la mezzanotte..E' il 15 dicembre..38 anni fa moriva ucciso l'anarchico Giuseppe Pinelli..
Lui mi dice che quella sera sarebbe stato al Leoncavallo per un concerto in ricordo di quel tragico evento..ovviamente gli dico che non mancherò..

Esco e respiro l'aria sempre più gelida della notte e mentre pedalo sulla mia Spicchio di Luna Rossa per strade deserte ripenso alla voce di Alessio..
Voce che canta testi che raccontano in fondo la storia di chi sceglie un certo tipo di musica e di vita..senso di solitudine ma orgoglio della stessa..della scelta di essere uomini soli contro..che è d’altronde la reazione all’impossibilità di sentirsi integrati..è l’irriverenza..il rifiuto orgoglioso verso il potere..il dolore sublimato con la poesia..
Quello che ricerco tra i cantautori d'oggi (con la 'c' minuscola) e che non trovo..sono per dirla alla De Andrè "lingue allenate a battere il tamburo, voci potenti adatte per il vaffanculo"..
Questa lingua l'ho trovata in Alessio Lega quando ho ascoltato il suo primo album (che ha vinto nel 2004 la Targa Tenco per l'opera prima) grazie al sempiterno Jhonny che me lo ha fatto conoscere..
Un lavoro magistrale di ricerca sinfonica e letteraria..un disco di poesia cruda che fissa istantanee emblematiche che da diversi punti di vista si maschera di raccolta d’inni alla vita messi in atto tra le righe dei versi soprattutto in una rivalutazione del termine "politico"..
Un’opera grande più che il solito capolavoro e che per me vuol dire tanto..
Basta il titolo dell'album per capire perchè..
"Resistenza e Amore"

Mario


giovedì 13 dicembre 2007

La Pace è la Via


Scrivo con un pò di ritardo..ma del tempo non me ne importa se infondo l'unica cosa che davvero importa è scrivere..

Sabato 8 l'appuntamento è per mezzogiorno..
Ovviamente arrivo con un leggero ritardo (e quando mai) sull'orario prefissato che il mio orologio (sempre in ritardo anche lui..ma che lo tengo a fare?!) mi comunica essere di almeno un'ora..
Arrivo alla stazione della metro di Cologno Monzese e ad aspettarmi fuori in macchina ci sono gli altri tre "dissidenti di Piazza Archinto"..(che se poi non vi piace il nome ormai è così!)..
Salgo in auto e scopro subito la sostanziale presenza di armi di distruzione di massa..pizze al trancio super abbondanti!..si fa subito rotta verso casa di Franz perchè prima di tutto c'è da festeggiare il mitico raggiungimento da parte sua della doppia maggiore età!!!..

Dopo aver piacevolmente fatto la conoscenza delle compagne di Franz e di Max e delle loro splendide bambine e dopo esserci rifocillati a dovere tra discorsi carbonari e birre ghiacciate..verso le 14..io..Franz..Jhonny e Max..ci incamminiamo verso il palazzetto dello sport..dove veniamo raggiunti a distanza di pochi minuti da Andrea..Fuori c'è già la fila..ma non così tanta da non permetterci di entrare e trovare cinque dei pochi posti a sedere liberi messi a disposizione dal comune..Dal punto in cui mi trovo scorgo Carolina (anche lei compie gli anni..23) in prima fila a gestire il traffico dei 40 sindaci di vari comuni lombardi e di altre "personalità"..(moltissime saranno le persone che rimarranno all'esterno)..

All'ingresso del palazzetto ci sono solo due stand..uno di Amnesty International e uno dell'associazione Tibet Culture House..dove io..Franz e Max compriamo delle Wind Horse..le bandierine colorate di preghiera Buddiste che vengono solitamente posizionate sulle montagne nelle gole più ventose in modo che sia più facile per la preghiera essere trasportata in tutto il mondo..Mi piace la loro storia..perchè si dice che le bandierine poggiano sulla groppa del "cavallo del vento" e a quattro animali..il Dragone..la Tigre..il Leone delle Nevi ed il Garuda..che sono incaricati di donarle al mondo..
Fosse davvero così..

Il tempo intanto scorre velocemente e quasi senza accorgercene..tra una conversazione col ragazzo che presiede il banchetto di Amnesty (non so quante petizioni abbiamo firmato e ri-firmato io e Andre) e la visione di servizi senza audio sulla situazione attuale del Tibet trasmessi sul megaschermo si fanno presto le 16.30..L'ora in cui arriva Sua Santità il XIV Dalai Lama..

All'esterno del palazzetto Tenzin Gyatso attraversa a piedi due ali di folla (senza palme)..preceduto da una folkloristica danza tibetana in maschera e dal suono ritmato dei tamburi a doppia faccia fin sulla soglia del palazzetto..

Quando il Dalai Lama fà il suo ingresso lo attendiamo tutti in piedi per tributargli un rispettoso..sincero e commosso applauso..e nel vederlo entrare avvolto nell'ampia tunica giallo-arancione senza maniche tipica dei monaci buddisti..confesso di aver provato un lungo e intenso brivido che mi ha attraversato tutto il corpo..e di questo mi piace pensare che sia stato il Buddha di giada che porto al collo a farmi sentire così..altro che droghe!..
Mentre sale sul palco si apre il sipario..sullo sfondo appare alla vista l'imponente Palazzo di Potala a Lhasa..maestosa fortezza che fino al 1959 è stata la residenza del Dalai Lama in Tibet..
Avanza fino al centro del palco a passo lento..si copre con la mano gli occhi per ripararsi dalle luci dei fari (in seguito indosserà una visiera rossa tra le risa divertite di tutti) e ci osserva dietro i suoi grandi occhiali da vista..siamo poche centinaia..ma sembra vederci uno per uno..sorride e ci saluta a mani giunte inchinandosi lievemente..

Si volta..e dopo aver fatto accomodare il traduttore e il sindaco di Cologno..prende lui stesso posto sulla sedia al centro sedendosi con le gambe incrociate nella posizione del loto..

Il motivo ufficiale della sua visita è il conferimento della cittadinanza onoraria di Cologno Monzese (Caput Mundi!) da parte del sindaco Mario Soldano che ringrazia il Dalai Lama "per il suo impegno a livello internazionale nella serena ricerca di una soluzione pacifica per la sopravvivenza politica e culturale del Tibet"..oltre al fatto che a Cologno risiedono 40 tibetani..che sono la più grande comunità tibetana presente in Italia (in tutto il Paese ce ne sono 150)..

Al termine dell'intervento di Soldano il Dalai Lama si alza..e con una lentezza e una calma che nella nostra società farebbe agitare e spazientire i più..inizia a parlare con voce bassa ma forte e profonda da leader di una nazione in esilio e da cittadino del mondo.."uno come tutti voi..uno dei sei miliardi" e dei suoi impegni nei confronti di tutta l'umanità..uno dei quali il favorire l'armonia tra le fedi religiose.."Vi è una incomprensione tra le fedi che spesso hanno portato a lotte e perfino a guerre..Questo è in disarmonia con il messaggio stesso che le singole religioni portano..Ed è molto triste"..La crisi interreligiosa ha due cause principali secondo il Dalai Lama.."Alcuni si professano esponenti di una fede piuttosto che di un altra ma di fatto non rispecchiano interiormente le qualità della propria religione..spesso si tratta di una sola professione verbale..il loro interesse è egocentrico..riguarda il denaro..il potere..L'altra ragione è che assistiamo ad una mancanza di conoscenza e di comprensione tra le fedi religiose che al contrario andrebbero studiate..soprattutto i contesti di culto in cui le varie religioni si sviluppano"..E' così quando c'è chi vede nelle altre fedi un pericolo che nascono "estremismi e fondamentalismi"..e l'unica soluzione è il "Dialogo interreligioso per un approccio più ecumenico promuovendo lo sviluppo di valori umani laici e la conoscenza e la comprensione interreligosa"..mentre sul piano pratico "una mano tesa all'Occidente affinché ci aiuti e l'altra protesa verso la Cina per il dialogo"..

Da bravi italioti a qualcuno suona il cellulare..e in tutto il palazzeto riecheggiano le note di "Lo chiamavano Trinità"..Decisamente appropriata per il momento!..

Poi illustra i problemi della situazione tibetana ringraziando chi in Italia e in Occidente aiuta la causa del suo popolo.."L'unico modo per risolvere il problema del Tibet..poiché è stato creato dall'uomo..è di poter colloquiare"..Riguardo l'invasione cinese del Tibet il Dalai Lama spiega che spesso ci scherza su descrivendola come la visita di "un ospite che si è autoinvitato..è entrato nel nostro Paese con le armi in pugno e ha dominato la situazione geografica..politica e religiosa"..Il leader tibetano ha ripercorso le tappe del processo di dialogo "per ottenere il ripristino dell'autonomia del Tibet"..la libertà in termini sociali e religiosi.."Ci è stato promesso ma ciò non è stato ancora realizzato..nonostante la Cina affermi che c'è una certa autonomia..tutte le cariche decisionali ad esempio sono nelle loro mani"..In Tibet inoltre si assiste ad una "degradazione dei capisaldi culturali così come del tesoro tibetano..la tradizione buddista..Alcuni leader cinesi mantengono la linea dura..un regime oppressivo con violazioni dei diritti umani e dell'habitat tibetano"..E siccome da parte delle autorità cinesi c'è una "sorta di sordità" alle richieste tibetane "abbiamo bisogno del sostegno della comunità internazionale affinché sensibilizzi il governo cinese per risolvere i problemi in tempi ragionevoli..Per questo il vostro sostegno è di grande aiuto"..

Il Dalai Lama ha allargato il suo intervento anche a considerazioni di carattere più filosofico..illustrando la sua visione della vita e del mondo..una visione che ha definito "olistica globale..di interconnessione tra tutti quelli che vivono nel Pianeta"..Sua santità ha insistito anche sulla responsabilità personale sui cui si deve fondare qualsiasi processo di miglioramento.."Tra sei miliardi di persone io non sono niente di speciale..sono solo uno dei sei miliardi..Ma ogni persona ha la sua responsabilità..Quello che posso fare è promuovere i valori umani per una visione unitaria..più chiara..del mondo..Tutte le persone..animali compresi possono vivere felici"..e aggiunge "occorre sensibilizzare al rispetto della realtà delle cose e alla comprensione reciproca per promuovere il benessere e la serenità globale"..Infine ha anche osservato che "i problemi attuali nella maggior parte dei casi sono una causa di negligenze ed errori commessi in passato..di mancanza di reciproca comprensione..di tolleranza..c'è poi un crescente divario tra realtà e percezione..la realtà cambia..la percezione rimane la stessa..il che porta ad un modo di pensare anacronistico"..

Il discorso dura più di un'ora..intervallato di volta in volta solo dai tempi della traduzione di quello che è un bellissimo messaggio universale di pace..
Al termine del suo lungo intervento..tra gli applausi e i ringraziamenti..gli viene conferita dal sindaco Soldano la cittadinanza onoraria di Cologno Monzese..

In cambio il Dalai Lama come segno di riconoscenza mette al collo del sindaco Soldano..dell'assessore alla cultura Cocciro e al presidente del Tibet Culture House..la Khata..la sciarpa bianca che i tibetani usano mettere come simbolo di buon auspicio e utilizzata come regalo e simbolo di protezione donato a chi stà per intraprendere un viaggio..

Proprio come quel viaggio che Tenzin Gyatso..sempre sorridendo..uscendo riprende ancora una volta..Quel suo lungo cammino che da quando è nato nel 1935..in particolar modo dall'età di 2 anni quando è stato riconosciuto come la reincarnazione del suo predecessore..e per tutti i suoi 72 anni di vita..lo ha portato..lo porta..e lo porterà chissà fino a quando..a reggere su di sè il peso della sofferenza e delle aspirazioni di libertà di un intero popolo..
Tutto il peso sulle spalle di una figura affascinante e al contempo spiazzante..dal magnetismo innegabile e dalla simpatia disarmante..dall'essere enormemente profondo e saggio e allo stesso tempo semplice nel suo parlare e umile nel suo porsi..
Tutto sulle spalle di un un maestro vajra dei mandala esoterici del tantra dello yoga supremo..specialmente del "Kalachakra" ("La ruota del tempo")..una concezione che aspira ad una evoluzione positiva di tutta la vita intelligente nel sacro ambiente di questo pianeta..
Tutto sulle spalle di colui che è la reincarnazione del Buddha Avalokiteshvara..l'arcangelo buddhista Mahayana della Compassione..
Ma anche e più di ogni altra cosa..tutto sulle spalle di un grande ma semplice monaco buddhista..un uomo infondo come noi..perchè i Dalai Lama sono le manifestazioni del Bodhisattva della Compassione..esseri illuminati che hanno rimandato il loro Nirvana per scegliere di rinascere in modo da poter servire l'umanità..
Per aiutarla a trovare la via per la comprensione..la compassione..l'amore..la felicità e la pace..
Per aiutare noi tutti..
Nessuno escluso..

"La gente non ama essere tiranneggiata, presa in giro o ingannata, sia da un individuo che da un sistema politico. Queste situazioni sono in contrasto con l'essenza dello spirito umano. Quindi, anche se coloro che usano l'inganno e la forza possono avere in breve tempo un grande successo, alla fine saranno sempre spodestati.Al contrario, tutti apprezzano la verità, perché il rispetto della verità è qualcosa che abbiamo nel sangue. La verità è il miglior garante ed è il reale fondamento della libertà e della democrazia. Non importa quanto siate deboli o forti, o quanto numerosi siano i sostenitori della vostra causa, la libertà trionferà"..
(Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)

Mario


martedì 11 dicembre 2007

Tempi Moderni


Si è alzato il sipario..
Dopo il minuto di silenzio per i morti sul lavoro di Torino e l'inno di Mameli le note di "Tristan und Isolde" di Richard Wagner hanno inaugurato la stagione lirica del teatro alla Scala di Milano..che ormai più che un evento musicale non è altro che un'occasionse mondana riservato alla solita casta presenzialista..Oltre cinque ore..pause comprese..per tre atti che hanno raccontato l'idea dell'amore come forza capace di vincere ogni ostacolo..
"Un'opera straordinaria, veramente sublime. Un grandissimo spettacolo" ha avuto da dire alla fine il Presidente della Repubblica fondata sul Lavoro Napolitano..
Giù il siparo!..Bello! Bravi! Bis!..
Ma che straordinaria sublime grandissima ipocrisia!!!..come se a tutta quella bella gente gliene fregasse veramente qualcosa dei quattro operai morti e dei tre che lottano tra la vita e la morte in rianimazione in gravissime condizioni!..

Loro vanno alla "prima"..e si permettono anche di fare un minuto di silenzio (forse per l'atmosfera natalizia)..Bontà borghese!..Gli altri..gli edili..i metalmeccanici..gli agricoli..i petrolchimici e quanti altri ancora..ogni giorno vanno a morire occupando la lunga e triste graduatoria delle morti bianche nel nostro paese..Che poi sono morti in bianco se si considera il misero salario per il quale la gente dà la vita..

Lo spettacolo che il compagno Napolitano avrebbe dovuto vedere venerdì sera era l'agonia degli operai delle acciaierie ThyssenKrupp di Torino bruciati vivi dalle fiamme causate dall'idrogeno liquido e dall'olio refrigerante!..
L'unico gesto dovuto da parte di un Presidente della Repubblica è quello di stringere le mani delle mogli..dei figli e dei famigliari delle vittime!..

Non è normale che l'Italia sia il paese in Europa con il più alto tasso di incidenti con una media di 1300 morti l'anno sul lavoro..Uno stillicidio!..Non è normale che in Italia ci sia un ispettore ogni 1200 aziende..Non è normale che le industrie si lamentino sempre e continuamente del costo del lavoro non spendendo mai una sola parola sul costo delle vite umane..
Non è normale che quegli operai che a Giugno sarebbero rimasti a casa lavorassero da più di 12 ore con turni folli di 16 ore..Non è normale che siano morti per gravi carenze di misure di sicurezza..che i telefoni interni alla fabbrica fossero fuori servizio e che per chiamare i soccorsi della vicina linea 4 gli operai abbiano dovuto utilizzare delle biciclette..
Non è normale che gli estintori fossero vuoti e che abbiano dovuto utilizzare una semplice macchinetta dell'acqua che ha peggiorato la situazione..
Non è assolutamente normale che la ThyssenKrupp dopo essersi rifugiata dietro un silenzio tombale in attesa dell'esito delle indagini se ne sia uscita con un comunicato delirante dove sostiente di aver "continuamente mantenuto elevati standard di sicurezza, regolarmente verificati dalle autorità preposte"..invece di manifestare una segnale di disponibilità e vicinanza nei confronti delle famiglie degli operai coinvolti nell'incendio..

Per fortuna che ci ritroviamo con un Governo di Centro Sinistra con due sindacalisti alla presidenza di Camera e Senato..Bertinotti e Marini..e il sindacalista Damiano ministro del Lavoro..

La verità è una e incontrovertibile..gli operai sono solo operai..gente sporca..vestita male..pallida..stanca..stressata..sempre preoccupata di riuscire ad arrivare a fine mese..non vanno alle "prime" e nemmeno alle "ultime"..Di loro non importa nente e a nessuno..Se un operaio si fa male..per i padroni ed i sindacati stessi è un coglione..se denuncia e se fa nomi (mai per paura)..è solo questione di tempo e gliela fanno pagare..con la legge 626 che viene applicata solo quando c'è da dare la colpa a qualche operaio infortunatosi sul posto di lavoro..

Non basta un minuto di silenzio..lanciare moniti e appelli o dire come Prodi che "la vita è sacra" per pensare di avere la coscienza a posto..

Non si può permettere che si liquidi il tutto affermando che i lavoratori sono degli irresponsabili come ha fatto la scandalosa ThyssenKrupp..(per loro erano gli operai che dovevano ricaricarsi gli estintori!!)..

Non è pensabile che muoiano tre lavoratori al giorno..una morte a rate neanche fosse un mutuo..pensando che gli operai siano degli stupidi..Ma è decisamente più immaginabile che vi sia qualcosa di più..laddove la logica del profitto relega in secondo piano qualsiasi altro problema è quindi lecito affermare che le scelte di mercato hanno un prezzo alto e quasi sempre a pagarlo sono quelli che stanno in basso..
Senza nemmeno commentare il dato che negli ultimi 10 anni vede le aziende avere un profitto che segna un +90% a fonte di un aumento del reddito degli operai di un +5%..
Bisogna cambiare subito le leggi..quelle sulla sicurezza e quelle sul lavoro e inasprire i controlli e le pene..visto che il 93% dei condannati per responsabilità non fa nemmeno un giorno di carcere!..
Ma tutti sappiamo che dopo questa tragedia il tema delle morti bianche ricadrà nel silenzio generale delle istituzioni e dell'informazione che daranno il bollettino di guerra giornaliero tra uno sbadiglio e una notizia di gossip..perchè i morti sul lavoro presi singolarmente sono morti di serie C che non fanno notizia..
Come se morire lavorando fosse un danno collaterale del lavoro e dell'industria ormai tacitamente accettato..
E allora avanti i prossimi..uno due tre o più al giorno..tanto il "Pallottoliere Nero" è sempre in movimento..
Mario

venerdì 7 dicembre 2007

Colpirne Una

Per educarne cento..

Che cosa fa più paura ai poteri forti in quest’Italietta di regime senza futuro?..
C'è solo una risposta..la magistratura..
Faccio una piccola premessa..
Sono passati due anni dallo scandalo di Bancopoli..da allora si è completato il quadro degli interventi politici nelle scalate di Bpl ad Antonveneta..di Unipol a Bnl e di Ricucci alla Rcs..Il Gip di Milano Clementina Forleo ha esaminato 73 telefonate intercettate sulle utenze di Fiorani..Ricucci e Consorte con sei uomini politici..D’Alema..Fassino e Latorre dei Ds e Grillo..Comincioli e Cicu di Forza Italia..che la Procura chiede di usare nel processo che va a incominciare e ha deciso di trasmetterne al Parlamento per la necessaria autorizzazione 68 che a suo avviso hanno rilevanza penale certamente per i tre furbetti..ma forse anche per alcuni parlamentari..
Forse?..
I laici togati di destra e di sinistra della prima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura hanno aperto all’unanimità la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale nei confronti del Gip di Milano Clementina Forleo..

Le accuse del Csm alla Forleo si leggono tutte nelle parole di sentenza anticipata di Letizia Vacca..laica del Pdci e vicepresidente della prima commissione che si occupa della Forleo e di De Magistris..definendoli "cattivi magistrati” che tengono “condotte devastanti” e che “devono fare le inchieste e non gli eroi”..

Ma va?!..I magistrati devono fare le inchieste..Infatti De Magistris ne stava facendo due su politici di destra e sinistra..il caso Why Not che vede coinvolti il primo ministro Prodi per abuso d'ufficio..il ministro della giustizia Mastella per abuso d'ufficio..finanziamento illecito ai partiti..truffa all'Unione europea e allo Stato italiano..e una schiera di politici..affaristi..militari..magistrati e massoni..Guardacaso una gliel’ha tolta il suo capo..l’altra il Pg..La Forleo invece essendo un Gip non fa indagini..ha "solo" chiesto al Parlamento..in assoluta correttezza..di consentire alla Procura di farle sulle telefonate dei furbetti delle scalate con sei parlamentari..i tre di Forza Italia e i tre dei Ds..Il Parlamento ha risposto con tre mesi di insulti..

Cattivi magistrati..Socialmente pericolosi perchè alzano con coraggio e forza la testa dal fango e dallo sterco in cui le istituzoni e questa politica ci stanno facendo affondare?!..

Vorrei far notare che la somma Vacca Letizia è tra quelli che al Csm ha votato sì al reintegro in Cassazione del pensionato Corrado Carnevale..grand'uomo che cassava le condanne dei mafiosi perchè mancava un timbro..che riceveva gli avvocati dei mafiosi in casa sua prima delle camere di consiglio..e che insultava Falcone ("un cretino") e Borsellino anche appena morti ammazati..

Ecco chi sono i "buoni magistrati" per la compagna Vacca..

Questo è il coronamento del sogno del Triumvirato di fermare sul nascere le indagini sul potere..Gelli-Craxi-Berlusconi..nella loro ingenuità pensavano che per farlo occorresse modificare la Costituzione scrivendoci che la carriera dei pm è separata da quella dei giudici e che le procure devono obbedire al governo..Mastella e chi gli sta dietro hanno capito che non occorre cambiare le norme..basta creare le condizioni di fatto perché tutto ciò accada..Appena un pm apre un fascicolo sugli amici di un ministro se ne chiede il trasferimento per incompatibilità (del pm..non del ministro)..Anche se la richiesta non sta in piedi si fa credere che è il pm ad avercela col ministro e non il ministro ad avercela col pm..Si chiama “guerra preventiva” e non l’ha neppure inventata Mastella..L’aveva già teorizzata Mao..“Colpirne uno per educarne cento”..

Un golpe politico-giudiziario.."Torniamo alla magistratura fascista, forte con i deboli e debole con i forti. Davanti alla legge, i potenti non sono uguali come tutti gli altri. Questo è il messaggio. E il pericolo è che si apra la strada a un periodo buio: ognuno stia al suo posto e non si immischi, perché rischia"..(Luigi De Magistris)

Intanto del caso Unipol non si parla più..del caso Why Not non si parla più..Il caso D'Alema è diventato il caso Forleo..il caso Mastella è diventato il caso De Magistris..

Bastano alcune dichiarazioni di magistrati (rimasti nell'anonimato..) che non sono d'accordo con l'organo di autogoverno (autoche?!) della categoria..Tra alcuni dei colleghi di Milano della Forleo che indagava sul caso Unipol c'è chi si dice "esterrefatto da una decisione totalmente sproporzionata"..una collega parla di "provvedimento spropositato, sconvolgente, rispetto ai fatti. L'incompetenza funzionale è particolarmente infamante perchè significa che un giudice non può lavorare da solo. Inoltre il provvedimento entra nel merito delle decisioni della Forleo e questa è una intimidazione bella e buona per tutti, da oggi in poi"..e non manca chi la collega Forleo la difende a spada tratta.."Ormai questo è un regime, siamo alla punizione per chi ha osato attaccare persone molto potenti dal punto di vista politico. Anche nel passato recente ci sono stati giudici e magistrati i quali in processi importanti avevano fatto degli svarioni. Ricordo l'avviso di garanzia a Napoli a Berlusconi mentre presiedeva un convegno internazionale. Ebbene mai nessuno ha rischiato la pesantissima sanzione che adesso pende sul capo della collega Forleo"..Quello che è davvero importante è che il caso Forleo farà da "pilota" perchè è la prima volta che il Csm si occupa di un trasferimento da quando non esiste più il vecchio "articolo 2" che disciplinava la materia..Dovranno fare le cose per bene e in modo meditato perchè la vicenda in questione diventerà in sostanza un precedente per il futuro"..è la riflessione di un giudice..

Non si può far finta di niente di fronte all'isolamento politico..alle intimidazioni istituzionali..alla diffamazione..alla delegittimazione..all'induzione al silenzio..alla disinformazione..all'indifferenza di gran parte dell'opinione pubblica..ai proiettili inviati ai due magistrati e alle minacce ricevute dalla Forleo in passato..

Una di queste preannunciava entro la fine dell'estate la morte di entrambi i suoi genitori..che morirono in un incidente stradale il 25 agosto 2005..
Un'altra la riguardava direttamente e solo per fortuna non successe nulla a lei e a suo marito..L'incidente fu preceduto da un incendio doloso che devastò l'azienda agricola e la casa di famiglia..

Ma se Clementina Forleo non si arrende..se Luigi De Magistis non si arrende e se tutti i buoni magistrati non si arrendono..non possiamo arrenderci proprio noi..perchè se ci arrendiamo..allora si arrende la giustizia..

"È la giustizia - disse infine il pittore. - Oh, adesso la riconosco, - disse Kafka, - qui c’è la benda sugli occhi e qui la bilancia. Ma perché ha anche le ali ai piedi e sta correndo?"..
(Franz Kafka)
Mario