"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

lunedì 24 dicembre 2007

Una Luce nella Notte

- Che è oggi? - gridò Scrooge ad un ragazzetto che passava con indosso gli abiti della festa e che forse s'era fermato per guardarlo.
- Eh? - fece il ragazzo spalancando la bocca dalla maraviglia.
- Che è oggi, bambino mio? - ripetè Scrooge.
- Oggi! - rispose il ragazzo. - È Natale, oggi.
(Charles Dickens, Canto di Natale)

Si è insinuato lentamente fino ad arrivare ancora una volta tra di noi..
Ma è difficile..se non impossibile..riuscire a viverlo prima di tutto con il cuore se non ci si ferma anche un solo attimo a riflettere su quanto la notte in cui molte persone si trovano sia lunga..buia e profonda..

Il Natale per come c’è stato imposto da questa società ci ha fatto perdere di vista (e oltre) il vero senso dello spirito natalizio se per festeggiare Gesù Bambino..che venne al mondo povero in una stalla al freddo e al gelo per parlare d’amore..fratellanza universale e per sacrificarsi per il genere umano..noi ci dedichiamo alle corse isteriche e sfrenate..alle code e alle ansie da regalo e a deliranti abbuffate pantagrueliche..inviando magari qualche euro in Africa tramite conto corrente per mettere a posto “anche” la coscienza..

In questo modo il Natale spesso non porta felicità..ma mette in risalto l’infelicità..Enfatizza per contrasto la vera condizione di una persona..sbattendole in faccia l’impossibilità di aderire a quella falsa e generalizzata dell’allegria a tutti i costi..Chi è povero a Natale si sente ancora più povero..chi è solo trova il silenzio ancora più insopportabile..
In compenso chi è “felice” e sta bene non trova nessun valore aggiunto dal Natale..al massimo l’occasione di farsi un paio di mangiate in compagnia o di ricevere qualche bel regalo inaspettato..In tutti i casi benefici che non discendono realmente dal Natale di cui questo non è la causa ma al massimo il pretesto..

Così facendo il Natale è solo un rito svuotato che non ci comunica più qualcosa di intenso..perché..come tutte le cose di cui non si vede o non si avverte più il senso..non riusciamo più a stabilirvi una relazione vera e profonda..
E allora altro che renne sorridenti e code alle casse!..dobbiamo a noi stessi..ed io per primo..un lavoro di scavo per capire innanzitutto chi siamo e come stiamo..E poi se volessimo provare a riabilitare questa festa ipertrofica e malata potremmo chiederci da dove viene e magari intravederne il significato originario..di matrice religiosa ma potente anche per i non credenti..che ora sembra così distante che solo pochissime persone lo conoscono e lo celebrano per il suo valore..


Il Natale torna ad essere bellissimo se si ha il coraggio di fare solo quello che si desidera..rifiutando costrizioni di mercato e obblighi sociali..L’essenziale è rivolgere l’attenzione ai sentimenti..distogliendola dagli oggetti..Abbandonare il buonismo falso e retorico tipico del periodo natalizio e incul(c)atoci fin dall’infanzia..permette di sentire le proprie emozioni più sincere..positive o negative che siano..accettarle e comportarsi di conseguenza..senza finzioni..senza ipocrisie..cercando dentro di se e in chi ci circonda proprio quell’amore che da la forza di superare i pensieri e gli stati negativi..
Perché il Natale ha un significato più profondo di quello che (non) crediamo..Il Natale è prima di tutto la festa della Rinascita Interiore..

Con questo voglio semplicemente inviare simbolicamente gli auguri alla nostra Madre Terra..a Gaia..sofferente e ferita..ma pur sempre splendida e forse..nonostante tutto..ancora ottimista su una nostra “redenzione”..e un augurio a tutte le specie animali e vegetali che la abitano..
Un augurio per una (ri)nascita della coscienza nella specie "più evoluta"..che porti uomini e donne a guardare e a guardarsi con occhio vivo..con speranza e consapevolezza del miracolo che rappresentano con la loro stessa esistenza..
Se solo una goccia di consapevolezza..di "io sono".."io esisto".."io mi rapporto ad altri esseri viventi".."che ci faccio qui?".."chi sono io?".."cos’è l’amore?"..si insinuasse in ogni essere cosiddetto cosciente..inevitabilmente tutti i problemi che ci attanagliano svanirebbero nel nulla..
Perché è unica la radice e la causa dei nostri problemi..
Guerre..fame..malattie..povertà..sfruttamento..sofferenza..egoismo..dolore..sopraffazione..consumismo..sprechi..inquinamento..

Tutto è causato dalla semplice..devastante mancanza di coscienza e consapevolezza nelle nostre azioni..nei nostri gesti..nella nostra vita..ottenebrati come siamo dal profitto e sempre più spesso dalla squallida ignavia o dalla pigrizia..

Ma chi arrecherebbe dolore a qualcuno o a qualcosa se quel dolore si riflettesse per magia su se stesso?..Se l’empatia che accomuna tutti gli esseri viventi aumentasse fino a diventare una grande rete nella quale ognuno di noi..consapevolmente..vive gioie e dolori di tutti gli altri..tutto cambierebbe..In questo senso intendo io il Natale e soprattutto la “Passione di Cristo”..
Empatia e Coscienza..
Ecco il mio augurio..il mio desiderio e la mia speranza per l’anno che verrà..
E allora Buon Natale a tutti di cuore..
A chi ancora ci crede..a chi lotta..a chi è contro..a chi ama e a chi sogna..

Ma soprattutto alle persone sole..a chi è emarginato..a chi è disagiato..a chi è ultimo perché di correre non gliene frega niente..a chi non ha nessuno da amare e a chi crede che l’amore sia solo un utopia..a chi i sogni gli ha rinchiusi in cassetti dimenticati..a chi non lotta più..a chi è stanco..a chi è infelice..a chi non sta bene..a chi ha perso una persona cara..a chi non ha un tetto..a chi non ha lavoro e a chi il lavoro ce l’ha e ci muore..anche mentalmente ogni giorno..a chi fa fatica ad arrivare a fine mese e a chi non sa se al prossimo mese ci arriva..a chi non si può permettere i regali delle deplorevoli pubblicità..a chi non ha una torma di parenti (poco male) con i quali festeggiare..a chi non ha vicino a se quei pochi amici veri e indispensabili per potersi sbronzare e a chi non ha nessuno che lo stia ad ascoltare..
A chi ha capito sulla sua pelle..impressa come un marchio a fuoco..cosa significa la parola “vivere”..

E se vivere qui giù deve essere così..allora prendiamoci per mano..stringiamoci e alziamo la testa..sforziamoci e guardiamo bene..e anche con un po’ di creativa e sognante immaginazione propria dei bambini..spingiamo lo sguardo sempre più in su..lo possiamo vedere..basta poco..basta crederci..basta la Notte di Natale..
Che il Cielo è sempre più blu..

Mario



1 commento:

Anonimo ha detto...

Grandissimo, l'hai messo sul blog!
ancora tanti auguri di un Natale sentito e profondo!ciao.Carolina