"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

sabato 22 marzo 2008

Due Magie



“All'orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un'altra isola..per ripararsi durante un tifone..o per riposare e amare..Quell’orizzonte aperto sarebbe stato sempre lí..un invito ad andare..”
(Hugo Pratt)


- A Milano c’è il mare..
- …
- Sul serio..io lo vedo il mare..il mio mare..è in Porta Genova..
- …
- E tu?..tu non vedi il tuo mare?..
- …
- …
- Io il mare lo immagino dietro ogni angolo..so che è lì..alla fine di ogni strada..

Si parlava così l’altra notte..una bella notte di quasi Primavera..
Una notte bianca..di quelle che vorresti non abbiano mai fine..
Guardavo la strada..la mia strada..di una città semideserta e illuminata dalle luci giallo ocra che brillavano sopra le nostre teste..creando la calda atmosfera di un piccolo paese..

E sotto quelle luci..nel cerchio di quel tempo e di quello spazio..tra i lunghi silenzi di entrambi che parlavano più di tante parole..il mio pensiero oscillava come un pendolo dell’anima..tra lei..la mia Nasten'ka di San Pietroburgo..e il mare..
Continuavo a guardare la fine della strada che mi stava davanti..immaginandomi il mare al di là del tempo e dello spazio che ci separava..
Milano un piccolo borgo di mare..quasi da non crederci..
Poi il pensiero ha smesso di oscillare e nella testa è riaffiorata una domanda che mi accompagna costantemente..
Che cosa c’è di più bello e di più magico nel mondo?..
La risposta..che ho sempre saputo..in quel momento è esplosa in un lampo..e in quel bagliore estemporaneo è apparsa lì..al mio fianco..alla fine della strada..in mezzo a quel silenzio..dentro di me..
Al mondo ci sono due grandi magie..
La prima più corposa..più viva..che è la donna..
L'altra più astratta..infinita..che è il mare..
Due magie che esprimono il significato di ciò che abbiamo..
La donna come essere in se straordinario di bellezza..di leggerezza..di forza..di sensibilità..di amore..che può illuminarti una vita o distruggertela..che può condurti sulla vetta di una felicità sognata o può farti sprofondare in un abisso di dolore reale..
Padrona del tuo animo e carnefice del tuo cuore..
Ma l’unica che ti insegna che l'amore non finisce mai..
Il mare invece come senso dell'esistenza..perché tutto è mare..nel mare nasce tutto..muore tutto..vive tutto..
Tutto quello che passa sul mare invece ha meno importanza..è il mare in sè che conta..e lo sa il cielo che nel mare si specchia e si perde..e lo sa la terra che al mare si inchina e si arrende..
Per molti il mare invece è una sfida..un andare contro certi limiti..i nostri limiti..come Ulisse contro le Colonne d'Ercole..oltre la fine del mondo conosciuto..
Per altri invece il mare è l’accettazione della vita..come ne Il vecchio e il mare di Hemingway..Capire che la vita è tutta lì e che tutte altre cose passano..vanno via..come una barca all’orizzonte vista e perduta nell’attimo che un faro la sfiora con un raggio..capire che possono contare quel poco di luce che ti possono dare..un tempo limitato..anche una vita..ma non tutta un'esistenza..
Due magie..Il mare e la donna..
Cura per ogni destino e cuore che batte e respira..
Il mare e la donna..salvezza e strada..laddove il mare è senza strade..ma dove vi è la sola per l'eternità..
Fino alla fine dei giorni..dei nostri giorni..che sarà anche la fine del mare..
Se il mare avrà mai fine..

Mario


1 commento:

Anonimo ha detto...

Per me ci sono due magie: la donna e il vino. Si tratta in entrambe i casi di magie nere...
Franz