"La parola non è un oggetto casuale..una merce di scambio..un codice di comodo..è la storia..l’intelligenza che adatta o reinventa..l’emozione che dà accenti..ritmi soavità e burrasca..aspetto..volto alla muta condizione del cuore..La parola ricorda..ricorda com’eravamo..perché siamo..come saremo..ricorda nell’intimo della sua essenza..in una memoria che sopravvive ai suoi nuovi colori e ai suoi vecchi significati..perché se le cose le ha create Dio..le parole sono le cose ricreate dagli uomini..è quel nome..la vita.."
(Roberto Vecchioni)

lunedì 8 dicembre 2014

Senza Respiro


"Rimuovo
le antiche muraglie
per trovare
le praterie del sogno
e incontrare te,
pane incontaminato
che prendo con le labbra.
Sentire la tua lingua di bosco
e l'ansia salina del tuo respiro,
il cuore che si ferma
è il battito di ali di un'anima
che forse se ne va
per morire d'amore"..
(Alda Merini)

Oggi sono uscito (Eureka!)..
Ho mandato al diavolo l'influenza che mi ha fregato da venerdì.. 
E sono uscito..
Meta.. Mercatini Alter Bej sul Cavalcavia Bussa tra l'Isola e Garibaldi..
Un tempo sentivo quell'asfalto come uno dei miei luoghi del cuore.. giravo per l'Isola di notte con la mia (non più) Spicchio di Luna Rossa e da lassù osservavo le case.. i binari.. i treni.. i grattacieli in costruzione.. le luci della città.. la mia città.. (dietro ogni scemo c'è un villaggio..)
Ora mi sento un estraneo..
Giro lentamente tra gli stand carichi di oggetti artigianali.. tra l'odore di fumo e di vin brulè.. 
Soprattutto di fumo..
Non mi interesso a nulla se non ad un ciondolo a forma di libro.. ma quando torno indietro per prenderlo quel ciondolo non c'è più..
Sacramento con me stesso e me ne vado.. lascio il mercatino profano per quello sacro..

A poche centinaia di metri c'è la Basilica di Sant'Antonio.. 
E lì mia madre.. (dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)..

Giro per i tavoli del mercatino.. tra maglioni e sciarpe di lana cucite a mano dalle Nonne di San'Antonio (tra cui mia madre che è il Boss delle Nonne eppure nonna non è).. le ghirlande e le decorazioni natalizie.. anche quelle opere delle Super Nonne.. le grappe dei frati e i libri.. casse di frutta piene di libri..
Ce ne sono molti.. tutti conservati molto bene.. nessuno banale.. a guardarli ognuno di quei libri avrà si e no una sessantina d'anni.. come l'età di Mango.. 

Già.. Mango..

Stamattina mi sono svegliato alle 7 (la sveglia la sento sempre quando non serve) apprendendo la notizia della sua scomparsa.. 
Sono rimasto di sale.. anni addietro lo vidi ad un concerto all'Idroscalo.. era ancora un giovincello con la sua voce sempre uguale a se stessa.. a quella dei suoi trent'anni..
E penso.. morire così.. nella tua terra.. durante un concerto di beneficenza per raccogliere fondi per i bambini che muoiono di fame in Africa.. scusandosi col pubblico per il malore.. mentre stai cantando la tua ultima canzone..

"Per averti pagherei un milione anche più
anche l'ultima Marlboro darei
perché tu sei
Oro..."


C'è chi dice che per un'artista non ci sia modo migliore di andarsene.. 
Ma qualsiasi cosa fosse disposto a dare.. l'Amore (per il canto e la musica) ha chiesto un prezzo ben più alto del grano o di una paglia.. ha chiesto il suo stesso cuore..
E ora c'è una domanda che vorrei porre a Mango..
Ne è valsa la pena?

Tra i libri uno mi ha colpito più degli altri.. (c'è anche Il Maestro e Margherita e già lo sento il diavolo sghignazzare a ricacciarmi indietro l'influenza con gli interessi..)

Edgar Lee Masters
Antologia di Spoon River

Lo prendo in mano.. lo soppeso.. ne accarezzo la copertina ruvida..
E' piccolo e lo apro delicatamente..

1953

Al suo interno una busta destinata alla Gent.ma Sig.na Resentini.. con un biglietto illustrato da una scena di caccia inglese e una scritta in bella grafia tutta in latino..
La quarta del liceo ginnasio ha donato questo libro alla loro giovane professoressa per il Natale del '54.. 
Mango è nato nel '54..
E ora che quella professoressa è venuta meno tutti i suoi libri sono stati donati ai francescani per il mercatino di Natale..

Ora capisco il livello alto dei libri presenti.. di solito ci si trovano gli Harmony tra i libri orfani..

Lo apro a caso.. 
Pagina 83.. 
Francis Turner..

"Io non potevo correre né giocare
quand'ero ragazzo.
Quando fui uomo, potei solo sorseggiare alla coppa,
non bere -
perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato.
Eppure giaccio qui
blandito da un segreto che solo Mary conosce:
c'è un giardino di acacie,
di catalpe e di pergole addolcite da viti -
là, in quel pomeriggio di giugno
al fianco di Mary -
mentre la baciavo con l'anima sulle labbra,
l'anima d'improvviso mi fuggì"..


Rimango di sale per la seconda volta..
Ora.. che pensare.. forse è stata la pagina più letta dalla prof ed era inevitabile che si aprisse lì..
Forse..

Lo richiudo.. lo acquisto svuotandomi le tasche e infilandomi il libro in tasca..

Saluto mia madre.. il frate.. le Iron Nonne.. Gesù Bambino.. i volontari del centro Qiqajon (freschi dell'Ambrogino d'oro per l'aiuto decennale che offrono ai ragazzi disagiati).. e saluto i libri..
Con lo sguardo perso sull'Isola aliena e i binari storti dei treni accompagno a casa mia sorella..
Saluto anche lei.. 
Mi infilo gli auricolari.. la cerco nel player.. e la trovo lì.. come una vecchia compagna che anche a distanza di tempo sa sempre come scaldarti il cuore..

Un cuore malato d'amore..


"E fra lo spettacolo dolce dell'erba,
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.
Ma che la baciai, questo sì, lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per dio sì, lo ricordo,
e il mio cuore le restò sulle labbra"..

Ascolto la canzone in loop..
Ripenso ad una frase di Battisti e più ascolto Faber più quella frase viene giù come un castello di sabbia sotto un diluvio..
"Che non si muore per amore è una gran bella verità" cantava..
Niente di più sbagliato Lucio..
E se non ci credi..
Chiedilo a Mango quanto è vero..

Mario

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